RENZI CONDANNATO IN PRIMO GRADO DALLA CORTE DEI CONTI A RISARCIRE 14.000 EURO ALLA PROVINCIA DI FIRENZE
NELLA SEGRETERIA PERSONALE AVEVA ASSUNTO QUATTRO GIOVANI FIDATI CON UN LIVELLO RETRIBUTIVO PIU’ ALTO RISPETTO AI TITOLI PRESENTATI, CAUSANDO UN DANNO ERARIALE DI 48.000 EURO
Le parole d’ordine di Matteo Renzi nella corsa alle primarie del Pd sono “futuro, Europa e merito”, ma è proprio sulla meritocrazia che il sindaco di Firenze è inciampato ad agosto dello scorso anno.
La Corte dei Conti regionale lo ha condannato in primo grado a risarcire 14mila euro alla provincia di Firenze, contestandogli, insieme ad altri dirigenti, alcune assunzioni nello staff della sua segreteria, quando era Presidente della Provincia.
Un danno erariale quantificato dai giudici della Corte sui 48mila euro per aver assunto a tempo determinato quattro giovani ragazzi con un livello retributivo più alto rispetto ai titoli presentati.
Insomma potevano essere assunti ma pagati sicuramente meno.
I ragazzi, all’epoca privi di laurea visto che si erano appena iscritti all’Università , hanno presentato curricula che il collegio ha giudicato non congrui rispetto alle mansioni per le quali erano stati assunti.
E in effetti è difficile dargli torto: “Hostess con compiti di accoglienza”, “responsabile cassa e vendita”, “responsabile gestione bar”, “impiegata con mansione di front-office/centralino”.
È normale circondarsi di persone di fiducia facendo spazio ai giovani, specie in una segreteria politica, meno se quei soggetti non hanno altro merito che quello di conoscere direttamente il politico che li chiama e li paga con soldi pubblici — secondo la corte dei conti — più del dovuto.
Luca Chianca
( da luca.chianca@reportime.it)
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