RENZI ESCE DALLA PORTA E SPERA DI RIENTRARE DALLA FINESTRA: LA TORTA DEI 209 MILIARDI DEL RECOVERY FA GOLA
“I CANTIERI SONO FERMI” RIPETUTO TRE VOLTE FA CAPIRE MEGLIO GLI INTERESSI CHE CI SONO DIETRO QUESTA CRISI CHE TRE ITALIANI SU QUATTRO NON VOGLIONO
Tornerà con Conte? Possibile. Appoggerà un governo di unità nazionale? Possibile. Matteo Renzi ha annunciato la decisione di togliere dal governo i ministri Bellanova e Bonetti spiegando: “Per dimettersi servono coraggio e senso di responsabilità ” e aggiungendo: “La crisi non è stata aperta da noi, è aperta da mesi”.
La mossa arriva dopo l'”incontro interlocutorio” tra Conte e il presidente Mattarella, che aveva sottolineato la “necessità di uscire velocemente da questa condizione di incertezza” vista “la pandemia”.
Non si vota adesso ma nel 2023, altrimenti scompariamo
“Non si vota adesso, si vota nel 2023”, dice Renzi, tornando a negare l’ipotesi di elezioni anticipate. “Non credo al voto, non ci crede nessuno. Oggi non ci sono stati contatti con il presidente del Consiglio”. E sulle dimissioni dei suoi ministri: “Fanno un gesto enorme. Fare gli scatoloni non è semplice. Serve rispetto per questo, altro che perdere la faccia”.
“Lo sbocco della crisi? Tocca a Conte”
Lo sbocco della crisi? “Tocca al presidente del Consiglio, noi siamo pronti a discutere di tutto. Non abbiamo nessuna pregiudiziale nè su formule nè su nomi”, ha detto Matteo Renzi in conferenza stampa.
No a pieni poteri, uso discutibile dei Servizi Segreti
“Abbiamo chiesto tre questioni al premier. Il primo è di metodo: non consentiremo a nessuno di avere pieni poteri, abbiamo fatto un governo per non darli a Salvini”. Lo dice Matteo Renzi attaccando “l’utilizzo (da parte del premier ndr) in modo ridondante delle dirette tv, quello discutibile della delega ai servizi” (la Costituzione li affida al premier, evidentemente Renzi ha altri interlocutori privilegiati).
(da agenzie)
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