RENZI INIZIA A VENDERE FUMO: “PENSATE, LA MADIA CON UN FIGLIO DI TRE ANNI E IN ATTESA DI UN ALTRO, SI OCCUPERA’ DI LAVORO: NON E’ UNA NOTIZIA?”
RENZI PRESENTA LA SUA SQUADRA CON CINQUE UOMINI E SETTE DONNE, ETA’ MEDIA 35 ANNI: IL PIU’ E’ FATTO, UN ALTRO VENDITORE DI PENTOLE ALL’USCIO
Sotto una pioggia di click, sommerso dagli obiettivi dei fotografi, Matteo Renzi si è presentato poco prima delle 16,10 – con oltre mezz’ora di ritardo rispetto all’orario annunciato – per la sua prima conferenza stampa da segretario.
«Ma è sempre così?» ha detto riferendosi all’assalto dei flash.
Il giorno dopo aver vinto le primarie del Partito democratico con quasi il 68% dei voti, il sindaco – accompagnato dal segretario uscente Guglielmo Epifani – non perde tempo e annuncia fin da subito i nomi di coloro che comporranno la sua squadra.
LA SQUADRA
Si tratta di cinque uomini e sette donne «con età media di 35 anni», specifica Renzi.
I nomi: Luca Lotti (coordinatore della segreteria), Stefano Bonaccini (enti locali), Filippo Taddei (responsabile economico), Davide Faraone (welfare e scuola), Francesco Nicodemo (comunicazione), Maria Elena Boschi (riforme), Marianna Madia (lavoro), Federica Mogherini (Europa), Debora Serracchiani (infrastrutture), Chiara Braga (ambiente), Alessia Morani (giustizia), Pina Picierno (legalità e sud), e Lorenzo Guerini come portavoce della segreteria.
«NON A RISCHIO UNITà€ DEL PARTITO»
«Non c’è un’imposizione mia ai gruppi parlamentari, non c’è un braccio di ferro – è andato avanti Renzi -. Ieri 2,9 milioni di persone si sono espresse, oggi ci sarà un primo momento di dialogo tra la segreteria del Pd e i gruppi parlamentari, e poi discuteremo dei singoli temi, non sono preoccupato per i rapporti con i gruppi».
«Non ci sono potenziali rischi per l’unità del partito, bisogna lavorare insieme», ha ripetuto poi rispondendo a una domanda dei giornalisti.
«Cuperlo ha detto cose belle – ha aggiunto – lavoreremo insieme».
Per quanto riguarda l’atteggiamento nei confronti del governo, Renzi è chiaro:«Il ritiro della fiducia non è all’ordine del giorno. È arrivato il momento di fare le cose sul serio».
«Il punto non è far cadere il governo – ha chiarito il neosegretario – ma farlo lavorare affinchè il governo ottenga i risultati e dia risposte».
LA RIFORMA ELETTORALE E LA MADIA
«Per il Pd la riforma elettorale è una priorità , il punto è sistemare i problemi del Paese e per noi il percorso è uscire dalla logica del rinvio e fare le cose che servono», ha detto ancora Renzi.
E ancora: «Dobbiamo dare subito dei segnali. Non c’è un minuto solo da perdere».
A proposito di segnali è lo stesso sindaco di Firenze a sottolineare con soddisfazione che al Lavoro ha scelto di nominare Marianna Madia che ha un figlio di poco più di 3 anni e ne aspetta un altro: «Una giovane donna con un figlio piccolo e in attesa di un altro si occuperà di Lavoro: non è una notizia?»
IL POST SU FACEBOOK
Prima dell’attesa conferenza Renzi aveva pubblicato un post via Facebook, citando il refrain di una canzone di Ligabue: «È l’ultima occasione, gli italiani non ce ne daranno più. Quando milioni di italiani vanno a votare come è successo ieri, non ci sono più alibi per nessuno. Questa volta il cambiamento sarà vero».
Il cantautore emiliano deve piacere molto al neoleader del Pd: lo aveva già citato alla festa del Pd di Bosco Albergati (Modena) ad agosto.
Ma allora, solo quattro mesi fa, era tutto diverso e il sindaco aveva scelto il brano «Non è tempo per noi».
L’INCONTRO CON LETTA
Renzi incontrerà nel pomeriggio anche il premier Enrico Letta, che in serata partirà per il Sudafrica per i funerali di Nelson Mandela. Martedì invece il leader riunirà i gruppi parlamentari del partito.
GLI AUGURI DI NAPOLITANO
Nella mattinata, il neo-segretario ha anche ricevuto i complimenti del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che lo ha chiamato al telefono, felicitandosi per il successo riportato nelle primarie e per l’importante impegno che l’attende.
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