RENZO BOSSI, LO SCHIAVO DI ROMA A 12.000 EURO AL MESE
LA PADAGNA DEL MAGNA MAGNA PREMIA LA MERITOCRAZIA: NONOSTANTE LE RIPETUTE BOCCIATURE, IL FIGLIO DEL SENATUR TROVA UN DOPPIO LAVORO SUBITO… ASSISTENTE DI SPERONI AL PARLAMENTO EUROPEO E NELLA PRESIDENZA DELL’OSSERVATORIO SULLA TRASPARENZA DELLA FIERA DI MILANO…
Nelle scorse settimane si è scritto un altro capitolo del romanzo della “Padagna del magna magna”. Quante volte la Lega impreca quotidianamente contro la politica clientelare del Sud, mette l’accento sulle assunzioni facili nella Roma ladrona, stigmatizza stipendi esagerati che percepiscono tanti portaborse che vivono alle spalle della politica.
E poi il Senatur tuona nei comizi contro le raccomandazioni dei professori meridionali, maledice la capitale corrotta e i suoi politici, corroborato dalla badante che sorride estasiata ogni volta che bonfonchia parole spesso incomprensibili.
La Lega è invece sinonimo di meritocrazia, “avanti i migliori”, nessuna raccomandazione in Padagna, nessun stipendio garantito ai portaborse della politica centralista.
Parole sagge, peccato che ci creda solo qualche ubriacone da osteria, perchè la realtà è molto, ma molto diversa.
Non a caso la battaglia della Lega contro l’abolizione delle Province ha una precisa chiave di lettura: dove sistema poi la Lega tutta quella casta di dirigenti leghisti, affamati di potere e quattrini?
Almeno le Provincia ed enti collegati assicurano delle belle poltrone per far riposare le chiappe padane di qualche ambizioso locale in camicia verde che non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena.
Ma andiamo oltre: vi segnaliamo un paio di notiziole passate inosservate che meritano di venire alla luce.
Vi ricordate Renzo Bossi, figlio del Senatur, che, dopo due bocciature, era riuscito a prendere uno straccio di diploma, dopo che il padre aveva “pazziato” contro i professori ignoranti del Sud che non avevano promosso il dotto figliolo?
Aveva grugnito tanto il padre, che alla fine il figlio l’avevano promosso, forse per toglierselo dai piedi un terzo anno.
Da quel momento il Renzino, la “trota” come lo chiama il padre, doveva trovare occupazione.
E’ in base ai concetti di meritocrazia e di “avanti i migliori”, che il deputato europeo Speroni, un leghista della prima ora, gli propone un contratto da assistente parlamentare a Strasburgo: fonti giornalistiche parlano di 12.000 euro al mese di stipendio, cifra verosimile se pensate che ogni parlamentare ha in dotazione 17.000 euro per gli assistenti.
Ma non contento di questo incarico ( che uno può svolgere anche in Italia, basta concordarlo col deputato referente), ecco che “Libero” ci informa che la “trota” è entrata a far parte di un nuovo organismo, l’Osservatorio sulla trasparenza e l’efficacia del sistema fieristico lombardo, con sede in via Colombi 18, presso la sede della Lega Nord.
Bocciato ripetutamente alla maturità , ora porta la sua “esperienza” nel Comitato di presidenza di un Osservatorio.
Incarico retribuito secondo il giornale “il fatto Quotidiano”, che fissa in 12.000 eurini mensili il gettito dell’incarico.
Probabilmente la cifra si riferisce al doppio incarico ( da assistente di Speroni e da osservatore), fermo restando che Renzo non sarà mai un precario da 1.000 euro al mese non rinnovabili.
Lui, figlio della Padagna del magna magna, il lavoro l’ha trovato subito, si dice a 12.000 eurini mensili.
Così ora può sparlare a buon titolo dei meridionali che portano via lavoro ai nordisti, dei docenti pezzenti del vengono al nord per 1.500 euro al mese, dei raccomandati di Roma ladrona, di quella casta mafiosa che piazza parenti e amici del clan nei posti di potere.
Buon sangue non mente: il padre sono 22 anni che siede nel parlamento stipendiato da Roma ladrona, dopo aver ottenuto un diploma di perito tecnico elettronico con la scuola Radio Elettra per corrispondenza.
E che dire delle affermazioni della prima moglie di Bossi, Gigliola Guidali, che in un’intervista afferma di aver chiesto la separazione dopo aver scoperto che lui usciva tutte le mattine di casa con la valigetta del dottore, dicendo che andava in ospedale, senza però essersi mai laureato..
Forse andava anche lui in qualche Osservatorio.
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