RIFLESSIONE: “SONO DI DESTRA E INTENDO RIMANERLO”
CONTRO UNA POLITICA IN CUI ORMAI “SI SCENDE IN CAMPO” SOLO PER DIFENDERE I PROPRI INTERESSI, IL RICORDO VA A POLITICI COME ALMIRANTE E BERLINGUER CHE SI RICHIAMAVANO A VALORI, IDEALI E STILI DI VITA
Sono giorni, che leggo, ascolto e non riesco a sentirmi in colpa.
Sono mesi che non mi sento in colpa.
Sono anni che non mi sento in colpa.
Non mi sento in colpa ad essere di destra, non mi sento in colpa ad aver votato con convinzione il Movimento Sociale Italiano, non mi sento in colpa nel credere e definire attuali, lungimiranti, sociali e fatte bene leggi, decreti, enti e fondazioni nate e concepite negli anni Trenta.
Stando a ciò che ci dicono i cultori del “Taci e Acconsenti” tutti coloro che sono di destra, che simpatizzano per la destra, oppure lo hanno fatto, sono geniticamente degli assassini.
Rubo alcuni stralci del testo pubblicato dal Prof Cardini, uno dei tanti blog di destra :
“ Ovviamente, non solo non ho nulla di cui vergognarmi e da rinnegare a proposito di quella mia giovanile militanza: anzi, al contrario, me ne vanto come di una cosa generosa, coraggiosa, disinteressata e pulita, che proprio in quanto emarginata, minoritaria e calunniata si rivelò per me una grande scuola di coraggio civico e di tolleranza (perchè una persona onesta, perseguitata a torto, impara a sue spese e sulla sua pelle quanto sia prezioso il non perseguitare mai nessuno).
Le mie riflessioni su quell’esperienza sono contenute in due libro, L’intellettuale disorganico (Aragno) e Scheletri nell’armadio (La Roccia di Erec).
In questo Paese di gente che quando si tratta di se stessa ha la memoria corta, io ne ho una da elefante: e ne vado fiero.
Soltanto, esigo che quando si ricorda si richiami correttamente il passato e lo si valuti per quel che obiettivamente significa, non per quel che fa comodo”.
Forse saranno i 50 anni che battono alle porte, forse sarà un anticipo di testamento culturale, ideologico, forse è solo un modo come un altro per rimarcare un’ideale ed uno stile di vita, ma io lo ripeto son contento di stare a destra e lo faccio senza vergogna.
Mi paragono spesso a chi dai tanti social network, abbaia alla luna e si mette al petto medaglie, autoincensandosi e condannando in modo pomposo chi non la pensa come lui, i vinti, quelli della parte sbagliata, i marchiati a fuoco.
Credetimi il paragone non regge, in niente e per niente, anzi consolida e conferma la mia scelta, a questo punto non si tratta di una fiammata giovanile, di un voler portare avanti una tradizione di famiglia, si tratta di un convincemento bello e buono si tratta di una scelta di vita.
Non gradisco accostamenti alle persone, non amo Fini, (anche se non posso dire non l’ho mai amato) per la sua camaleontica facoltà di aderire alle idee del momento, per molti cambiare è sintomo di intelligenza, non lo metto in dubbio, per me è una vigliaccheria bella e buona, è un tradimento sotto ogni punto di vista.
Che poi ogni idea subisca un suo naturale percorso, migliorandosi ed adattandosi ai tempi questo è tutto un altro par di maniche.
Non amo e non ho mai amato Berlusconi e il PDL, cosi come non ho mai amato la Democrazia Cristiana, che ho sempre ritenuto poco democratica e per niente cristiana, forse due termini rimasti nelle intenzioni dei padri fondatori.
Politicamente sono nato e cresciuto con Giorgio Almirante e conservo ogni suo integerrimo valore, non ho mai avuto nemici, ma solo avversari, oggi nemmeno quelli perchè l’ultimo avversario è stato una grande persona della sponda opposta Enrico Berlinguer, del quale non ho condiviso niente, ma apprezzato la schiettezza dei modi e la fermezza nel difendere ideali e valori, i suoi ideali ed i suoi valori.
Oggi è già abusato ed indegno parlare di politici, tutta gente che per la quasi totalità “scende in campo” per difendere i propri interessi e quelli della loro cerchia, abusano della bontà e pazienza del popolo “sovrano” e ci lasciano nelle mani dei “poteri forti”, ci fanno quasi sentire in colpa per la situazione debitoria in cui siamo da anni, e si rimbalzano le responsabilità tra le due parti politiche come se al “mestolino” ci fosse stato chissà chi.
Ecco in questo caso si dovrebbe provare vergogna, ma l’assoluta mancanza di dignità li priva di ogni giudizio “ad personam”.
No, io non mi vergogno sono di Destra e intendo rimanerci.
Andrea
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