SABRINA FERILLI: “RENZI CI STA GETTANDO SOLO SABBIA NEGLI OCCHI”
“IL TAGLIO ALLE SPESE E’ SOLO UNO SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE”
I motivi che non mi convincono della necessità di cambiare la Costituzione sono essenzialmente tre.
Il primo, la velocizzazione dell’iter di approvazione delle leggi, considerato che attualmente i tempi impiegati dal Senato sono di pochi mesi, contro i lunghissimi tempi — a volte anni — che prendono i governi per rendere esecutive le norme: basti pensare che ad oggi sono giacenti circa 800 leggi già approvate dalle Camere e non ancora rese esecutive.
Il secondo, una struttura istituzionale più snella che svilirebbe il Senato a funzioni ‘decorative’ e funzionerebbe sostanzialmente con una sola Camera, per di più eletta senza preferenze.
È evidente che una sola Camera con pochi partiti e 630 deputati nominati dai loro segretari è un modello senza contrappesi, più vicino ai sistemi autoritari che a una nuova Repubblica italiana.
Il terzo, il risparmio dei costi. Lo Stato spende ogni anno 850 miliardi di euro per tutte le proprie spese: una cifra che negli anni è aumentata più dell’inflazione e delle retribuzioni.
Molte di queste spese sono legate a nuovi organismi via via accresciuti dai vari governi per dare risposte demagogiche all’incapacità di risolvere i problemi.
Dire invece che è il Senato la fonte delle spese inutili, dopo anni di funzionamento e una storia universalmente riconosciuta, è gettare sabbia negli occhi degli italiani per nascondere l’incapacità di ridurre in maniera incisiva gli sprechi, togliendo quello che non serve e non quello che funziona.
Infine, lasciatemi dire, è alquanto strano che un Parlamento eletto con una legge dichiarata anticostituzionale si dia il compito di modificare la Carta.
Ricordiamoci che la nostra Costituzione è stata fatta da istituzioni all’uopo elette e da costituzionalisti di fama mondiale.
Per questo motivo la Costituzione italiana è stata definita tra le migliori al mondo e non va modificata, tanto più se —come purtroppo sta accadendo — non se ne vede proprio la ragione.
Sabrina Ferilli
(da “il Fatto Quotidiano“)
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