SALVINI, È LA STAMPA BELLEZZA
IL POVERETTO E’ ASSURTO A DIMENSIONE NAZIONALE PERCHE’ I COMMENTATORI DI QUOTIDIANI AVEVANO BISOGNO DI QUALCUNO DISPOSTO A DIRE LE COSE CHE DICE SALVINI
Ciò che c’è da dire su Salvini è già stato detto, se non altro riportando negli anni le sue incredibili dichiarazioni da parlamentare europeo.
È stato a lungo considerato un personaggio minore della banda della Lega, persino minore di Belsito (ricordate il tesoriere della Lega che investiva in Tanzania?).
Improvvisamente è assurto a dimensioni nazionali non a causa di una sua speciale svolta di vita e di attività politica.
Ma per una ricerca affannosa delle televisioni, dei talk show, e della parte spiritosa (e crescente) dei commentatori di quotidiani che avevano disperatamente bisogno di qualcuno disposto a dire le cose che dice Salvini.
Però l’improvvisa e forte esposizione del ragazzo Salvini gli ha giovato, e la Lega, nel vuoto in cui viviamo, con la saldatura sinistra-destra, l’invasione dei renziani (escluso, finora, solo il bollettino meteorologico) e dominatori della scena come Angelino Alfano, ha cominciato a crescere.
Infatti Salvini è sempre in onda, facendo credere che lo è perchè la Lega cresce.
Ma la Lega cresce perchè lui è in onda. E non perchè l’ha fatta risorgere la formidabile guida di Salvini.
C’è chi ci cascherà anche al momento del voto, data la ferrea disciplina del Pd che resta strenuamente fedele a Berlusconi.
E così il vero beneficiario del pasticcio che ha fatto fuori il partito dei lavoratori finisce per essere la peggiore aggregazione politica che l’Italia abbia conosciuto dal 1945, manipoli che tentano di spingere l’Italia a compiere due delitti: affogare i migranti (ci hanno già provato in grandi numeri, quando si utilizzavano per il respingimento in mare motovedette italiane affidate al comando di gente di Gheddafi).
E dichiarare guerra agli islamici, trasformando alcuni nuclei di nemici pericolosi in un universo (in Italia e nel mondo) di umiliati e offesi che diventano nemici per forza.
Ecco spiegato il fenomeno Salvini. Finisce per apparire autorevole grazie a stampa e tv (del resto, ricordate quando i quotidiani più seri trattavano il povero Bossi come il fatto nuovo della vita italiana?) e dà l’impressione a molti italiani abbandonati o disorientati, che sia nato un nuovo leader.
È triste, ma ancora una volta bisogna ripetere (però con tristezza) la famosa frase di Humphrey Bogart, ricordata da Eco nel suo ultimo romanzo “Numero Zero”: “È la stampa, bellezza. E tu non puoi farci niente.”
Furio Colombo
(da “il Fatto Quotidiano”)
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