SALVINI E TONINELLI MANCANO DI RISPETTO ALLA MARINA ITALIANA: LA NAVE “DICIOTTI” LASCIATA DUE GIORNI IN ATTESA SENZA SAPERE DOVE ANDARE
A BORDO 523 PROFUGHI SALVATI DA NAVI MERCANTILI .. IL GIORNO CHE NE MUORE UNO L’ACCUSA DI OMICIDIO NON VE LA TOGLIE NESSUNO
Dopo due giorni di navigazione nel Mediterraneo senza meta, la nave Diciotti della Guardia Costiera italiana, con un carico di 523 migranti, attraccherà a Pozzallo in tarda serata, ma è possibile che lo sbarco a terra dei migranti venga fatto domani mattina, per avere una maggiore sicurezza nelle operazioni.
La nave, la stessa nave su cui la nave militare americana Trenton aveva trasbordato domenica 42 migranti salvati al largo della Libia durante un naufragio in cui sono morte 12 persone, prima di avere l’indicazione di un porto, è rimasta a lungo in acque internazionali.
Gli altri 481 migranti sono stati recuperati dall’unità della guardia costiera da diverse navi commerciali intervenute sempre al largo della Libia in operazioni di soccorso.
Ieri la Diciotti era a sud di Malta, ma dall’Italia non era ancora stata indicata una destinazione finale.
A nulla è servito l’appello dell’Unhcr, l’Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati, ai governi e alle autorità coinvolte di accelerare le procedure per lo sbarco delle 523 persone a bordo da diversi giorni.
Persone a cui devono essere fornite urgentemente cure adeguate e assistenza psicologica, a terra. «La sofferenza dei superstiti dei naufragi è enorme. Dopo un lungo e pericoloso viaggio dai loro paesi di origine, segnati dalle violenze e dagli abusi subiti lungo il percorso, hanno visto morire in mare compagni di viaggio, forse membri delle loro famiglie», ha commentato Carlotta Sami, portavoce Unhcr per il Sud Europa.
(da agenzie)
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