SALVINI SPORCA IL RICORDO DELLE VITTIME DELLE FOIBE
L’EX COMUNISTA PADANO DIVENUTO SOVRANISTA SAREBBE STATO CON I PERSECUTORI TITINI E NON CON GLI ESULI ISTRIANI
Il giorno del ricordo delle foibe e dell’esodo Giuliano-Dalmata viene celebrato in tutta Italia.
“L’Europa della pace, della democrazia, della libertà , del rispetto delle identità culturali, è stata la grande risposta agli orrori del Novecento, dei quali le foibe sono state una drammatica espressione”, dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio.
“Un impegno che, a 70 anni dal Trattato di Pace che mise fine alla tragica guerra, non può venire mai meno per abbattere per sempre il fanatismo, padre della barbarie e della crudeltà che si nutrono dell’odio” continua il presidente che si trova a Madrid per un vertice internazionale con il re di Spagna e il presidente portoghese.
Da Milano a Roma oggi l’Italia ricorda le sue vittime.
Alla Camera interviene la presidente Laura Boldrini e i rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari. La ricorrenza del 10 febbraio viene ricordata anche Campidoglio, con la deposizione da parte del sindaco Virginia Raggi di una corona d’alloro al Milite Ignoto.
Salvini nella nuova versione “sovranista” si è recato a Trieste con la sua socia d’affari per tentare di speculare anche sulle vittime dellle foibe di cui, quando era comunista padano, se n’è sempre ampiamente fottuto.
E ha avuto la spudoratezza di ergersi a difensore degli “esuli istriani”, quelli stessi esuli che scappano da altre guerre e persecuzioni e che Salvin vorrebbe cacciare ogni giorno “oltre i sacri confini”.
Ma gli italiani con un minimo di cervello non dimenticano e sanno da che parte sarebbe stato Salvini: quella dei comunisti titini .
(da agenzie)
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