SARDEGNA, SCRUTINIO FINITO ANCHE NELLE 19 SEZIONI MANCANTI, LA TODDE RIMANE CON 1.600 VOTI DI VANTAGGIO, DISTACCO NON SUFFICIENTE PER UN RIBALTONE
FINE DELLE SPECULAZIONI DEI BALLISTI DI PROFESSIONE, RILASSATEVI CHE DOMENICA RICOMINCIATE A “BALLARE” IN ABRUZZO
Alessandra Todde si era già detta serena. A oltre una settimana dalla chiusura dei seggi in Sardegna, negli uffici dei tribunali competenti si è finalmente chiuso lo scrutinio delle 19 sezioni che non avevano completato in tempo lo spoglio delle schede delle regionali di domenica 25 febbraio.
Secondo i primi dati ufficiosi, il divario tra la candidata di centrosinistra e lo sfidante Paolo Truzzu sarebbe di circa 1.600 voti, non così piccolo da spingere il centrodestra a tentare un ricorso.
Già ieri la neo eletta governatrice aveva parlato di “una forchetta tra i 1.400 e i 1.600 voti in più”, dicendo di sentirsi tranquilla davanti a uno scarto “ben lontano dai 200 voti di cui sento vagheggiare”.
Il distacco di 1600 voti sarebbe troppo ampio per pensare a un ribaltone: per un eventuale ricorso sarebbero state necessarie almeno 14 mila schede nulle e meno di 900 voti di distanza fra i due candidati.
Nel centrodestra per ora nessuno si sbilancia: la coalizione aspetta l’ufficialità per valutare eventuali azioni. Sull’ipotesi di contestare i risultati si era espressa anche Giorgia Meloni. Durante il suo viaggio in Canada la premier aveva detto: “Aspettiamo il riconteggio, poi vediamo cosa fare, mi pare che si stia assottigliando lo scarto, le cose sono andate meno peggio di come sembrava”.
Comunque ci vorranno almeno altre due settimane prima che l’ufficio elettorale centrale della Corte d’appello di Cagliari riesca a proclamare presidente e consiglieri regionali eletti. I tempi sono in linea con quelli di cinque anni fa, quando l’ufficializzazione dei risultati elettorali arrivo’ il 20 marzo, mentre le elezioni si erano tenute il 24 febbraio.
(da agenzie)
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