SCONTI A TEATRO, CINEMA E MUSEI SE PRENDI LA TESSERA DEL PD
A BOLOGNA IL PD SI GIOCA LA CARTA DELLE PROMOZIONI PER TAMPONARE IL CALO DEGLI ISCRITTI
Sconti a teatri, musei e cinema per chi si iscrive al Pd.
Si gioca questa carta, il Pd di Bologna, per uscire dalla crisi del tesseramento, fermo a un meno 20% di tesserati rispetto al 2013 a livello regionale, e a meno 25% sotto le due Torri.
L’idea, che nasce dalla responsabile cultura del Pd bolognese Isabella Angiuli, è quella di firmare convenzioni con enti culturali pubblici e privati e di concedere quindi un benefit ai tesserati dem, proprio come fanno le coop o le grandi liberie, per aumentare il numero dei propri associati.
Un’idea che in poco tempo consentirebbe a molti iscritti di risparmiare ben più di quel che costa fare la tessera (circa 15 euro l’anno) e che potrebbe dunque dare una spinta a una campagna iscrizioni in forte flessione.
Dopo il tracollo della partecipazione alle regionali di novembre, con una affluenza al 37%, i riflettori sono infatti puntati sugli iscritti.
Nel 2014 i tesserati a Bologna sono infatti appena 14mila, con poche speranze di raggiungere entro la chiusura della campagna tesseramento, a febbraio, i 19mila del 2013.
Sotto di 15mila iscritti anche il Partito democratico regionale, fermo a 60mila tesserati contro i 76mila dell’anno precedente.
Una situazione che preoccupa molto Pier Luigi Bersani, ieri a Bologna per partecipare all’inaugurazione di un nuovo stabilimento della Granarolo, insieme al premier Matteo Renzi.
«I dati sul tesseramento in Emilia Romagna non sono soddisfacenti – dice l’ex leader dem – e anche se qui va comunque meglio che altrove, vale quel che dico sempre: serve un partito, senza grandi forze collettive non c’è democrazia».
Lancia l’allarme anche il sindaco di Bologna Virginio Merola che rivela come negli ultimi cinque anni, dal 2010 in poi, gli iscritti si siano quasi dimezzati in città .
La soluzione suggerita da Angiuli, già discussa nel forum cultura del partito, è dunque quella degli sconti per i tesserati.
Un’idea che però rischia di creare intrecci poco trasparenti, visto che gli enti pubblici – spesso controllati da istituzioni governate dal Pd – dovrebbero concedere convenzioni speciali a un partito per fare sconti ai propri iscritti.
Una questione delicata su cui il centrodestra promette battaglia, che tuttavia la Angiuli ha liquidato nei giorni scorsi con semplicità , invitando anche gli altri partiti a ipotizzare anche per i loro associati gli stessi sconti.
Silvia Bignami
(da “La Repubblica“)
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