SCOPERTO IL MAXI ARCHIVIO DIGITALE DEI PEDOFILI: TRE ARRESTI, 33 DENUNCIATI
MIGLIAIA DI FOTO ON LINE, ALCUNE SOTTRATTE DA APPARECCHI DI RIPARAZIONE, ALTRE RUBATE DA PROFILI PRIVATI … MA IN QUESTO CASO NESSUNO “PERCEPISCE” IL PERICOLO DEL DIFFONDERSI DI QUESTA ABITUDINE DEI BENPENSANTI
Tre persone arrestate, 33 denunciate, 37 perquisizioni.
La Procura di Salerno ha dato il via a una grossa operazione contro la pedopornografia online. L’indagine, condotta dalla Polizia postale di Salerno è cominciata con una segnalazione e ha portato a scoprire ingente materiale pedopornografico conservato in un archivio digitale nascosto nel deepweb (le directory di internet che sfuggono alle normali ricerche) denominato Labibbia 3.0.
L’archivio contiene migliaia di file di fotografie e video che ritraggono donne, prevalentemente adolescenti nude e in pose provocanti.
Ogni cartella dell’archivio ha un titolo per agevolare la consultazione. Una catalogazione minuziosa che parte da ‘Bagascia con nome e cognome’ fino a ‘Bagascia senza nome’, Instacagne’, ‘Non sapevo che fossi minorenne’. In molti casi sono riportati elementi utili per l’identificazione della persona ritratta, persino il numero di telefono, l’indirizzo email e la citta’ di residenza; in altri invece non ci sono informazioni private; in alcuni casi le foto sono stati acquisiti dai social come instagram.
A conclusione delle indagini è stato possibile ricostruire l’apporto dato all’archivio informatico dai partecipanti alla chat, identificando chi inviava le foto dell’ex fidanzata, o della sorella minore di 12 anni.
Immagini sottratte da telefoni e computer in riparazione, e foto di ragazze minorenni rubate da profili pubblici.
Dei tre arrestati, due devono rispondere di detenzione di ingente quantità di materiale pedopornografico, uno di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti oltre al sequestro di centinaia di supporti informatici contenenti migliaia di files pedopornografici.
I 33 denunciati devono rispondere del reato di detenzione di materiale pedopornografico. Le perquisizioni di stamani sono state effettuate in 14 regioni (Campania, Lazio, Piemonte,Lombardia, Emilia Romagna, Puglia, Sicilia, Calabria, Marche, Abruzzo, Veneto, Toscana, Liguria, Trentino Alto Adige).
(da agenzie)
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