SI VOTA IL 4 MARZO, IL QUIRINALE HA DECISO
IL PARLAMENTO CHIUDERA’ A FINE DICEMBRE
Per le elezioni politiche si andrà a votare il 4 marzo 2018.
Non ufficialmente, ma la data è stata concordata nei contatti che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intrattiene con le forze politiche e rappresenta il primo giorno utile per la conclusione ordinata della legislatura, con l’approvazione della legge di bilancio che dovrebbe arrivare negli ultimi giorni di dicembre prima dello stop e del voto sul biotestamento.
Poi sarà tana libera tutti e comincerà la campagna elettorale più sanguinosa della storia della Seconda Repubblica.
Spiega oggi Claudio Tito su Repubblica che la data è stata in ballottaggio con quella del 18 marzo, che avrebbe dato più giorni a disposizione per le forze che attualmente non sono in Parlamento allo scopo di raccogliere le firme: “Ma a Montecitorio, proprio nella legge di Bilancio, è stato inserito un emendamento che lo dimezza ulteriormente. Una correzione anche questa, giustificabile solo con i tempi ristretti della campagna. E con la stagione invernale in cui si raccoglieranno queste firme”.
I provvedimenti in agenda possono essere approvati in extremis solo in questi giorni che precedono il Natale.
E del resto, a questo punto si tratta di uno scioglimento anticipato delle Camere solo dal punto di vista tecnico. Mattarella avrebbe dovuto aspettare il 15 marzo per chiudere la legislatura a scadenza naturale.
Ma è evidente che non ci sono più le condizioni per tenere in vita artificialmente la Camera e il Senato fino a quella data.
(da agenzie)
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