“SIETE STATI ZITTI SULLE STRAGI DI GHEDDAFI, ORA CHIUDEREMO LE FORNITURE DI GAS PER L’ITALIA”
UN PRIMO RISULTATO DELLA “POLITICA DEL BACIAMANO” E DA SERVI DEL MACELLAIO DI TRIPOLI, IL GOVERNO BERLUSCONI L’HA OTTENUTO…I CITTADINI DI NALUT, DOVE PASSA IL GASDOTTO, FERMERANNO L’AFFLUSSO DEL GAS VERSO L’ITALIA….FRATTINI NEGA CHE CI SIANO PROBLEMI, MA LA UE AMMETTE: “C’E’ STATA UNA DIMINUZIONE”
Frattini nega che ci siano problemi, ma l’Unione europea accerta: “C’è stata una diminuzione”.
Al Arabiya: “Fermi i terminali petroliferi sul Mediterraneo”
La rivolta libica potrebbe avere conseguenze sul nostro Paese: le forniture di gas dalla Libia all’Italia si starebbero avviando verso una progressiva interruzione.
I manifestanti della città libica di Nalut hanno infatti minacciato di fermare l’afflusso di gas verso l’Italia chiudendo il gasdotto che passa proprio per la loro provincia.
I cittadini di Nalut, nella zona dei monti occidentali della Libia, a pochi chilometri dalla Tunisia, in un messaggio pubblicato sul sito Internet del gruppo di opposizione “17 febbraio”, si rivolgono “all’Unione Europea, e in particolare all’Italia”.
“La gente di Nalut ribadisce di far parte di un popolo libico libero e, dopo il vostro silenzio riguardo le stragi compiute da Gheddafi, ha deciso che interromperà dalla fonte l’afflusso di gas libico verso i vostri Paesi, chiudendo il giacimento di al-Wafa che attraverso la nostra zona porta il gas verso l’Italia e il nord Europa, passando per il Mediterraneo”.
I manifestanti di Nalut sostengono di aver preso questa decisione “perchè voi non avete fermato lo spargimento di sangue della nostra gente e del nostro caro paese avvenuto in tutte le città libiche. Per noi il sangue libico è più prezioso del petrolio o del gas”.
Il messaggio è firmato “la gente delle zone occidentali dalla regione di Nalut”.
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