SOUMAHORO E’ STATO RICEVUTO DAL PREMIER CONTE E DAI MINISTRI GUALTIERI E CATALFO
PRESENTATE TRE PROPOSTE AL GOVERNO SULLA RIFORMA DELLA FILIERA AGRICOLA
Alla fine, dopo oltre otto ore di sit in a Villa Pamphili con le catene ai polsi, Aboubakar Soumahoro è stato ricevuto dal premier Conte alla presenza dei ministri Gualtieri e Catalfo. A loro il sindacalista delle Usb ha portato le richieste del popolo degli immigrati invisibili: un provvedimento di regolarizzazione per emergenza sanitaria di tutti i migranti irregolari presenti sul territorio italiano, nuove politiche migratorie, cancellare i decreti sicurezza e gli accordi con la Libia, riformare la filiera agricola che arriva alla grande distribuzione che favorisce il caporalato
«Gli unici simboli che vi chiediamo di portare sono le vostre sofferenze. I vostri sogni, le vostre speranze e quello che vogliamo far vivere ai nostri figli». È con queste parole che Aboubakar Soumahoro, sindacalista Usb e attivista, lancia gli Stati Popolari nelle prossime settimane a Roma: l’alternativa agli Stati Generali in corso nella Capitale, voluti dal premier Giuseppe Conte per affrontare la crisi causata dalla pandemia di Coronavirus ma percepiti come distanti dal popolo e dagli «invisibili».
I protagonisti degli Stati Popolari, dice Aboubakar Soumahoro, saranno «i precari, i senzacasa, i lavoratori a cottimo, i giovani, le persone che vivono forme di razializzazione in Italia. Tutto quel mondo che fino ad adesso è stato ignorato».
Il sindacalista si dice soddisfatto del colloquio avuto con il premier e con Catalfo e Gualtieri: «Abbiamo parlato della necessità di riforma della filiera agricola e della possibilità di dare una “patente”, un certificato, al cibo: il premier ha detto che è un’idea bellissima e che già esiste in altri settori», racconta l’attivista ai giornalisti presenti. «È un dovere dei cittadini sapere che quel prodotto non è frutto di capolarato».
La seconda proposta lanciata e portata alla maggioranza «riguarda la questione del lavoro. Il presidente ci ha ricordato che siamo in una fase particolare. Ma il lavoro di cui parliamo noi riguarda questo mondo, fatto di giovani».
E allora Conte «ci ha chiesto di mandare proposte articolate di merito». Infine la riforma dei decreti sicurezza. Sul tavolo fin dalla nascita di questo governo, vede le leggi volute da Matteo Salvini ancora pienamente in vigore, immutate. Il premier ha ricordato «è uno dei punti dell’accordo di maggioranza e assicurato che l’esecutivo sta ragionando sulla riforma dei decreti», dica Aboubakar.
(da agenzie)
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