STEFANO ZECCHI, CANDIDATO “DIFFERENZIATO”: IN LOMBARDIA CON ALBERTINI, IN FRIULI CON “FRATELLI D’ITALIA”
MA IL DOCENTE UNIVERSITARIO SI DIFENDE: “NESSUNA INCOERENZA”
Professore, ma è lei lo Stefano Zecchi capolista a Milano per le regionali con la lista Albertini?
«Certo».
E lo Stefano Zecchi candidato in Senato con Fratelli d’Italia, secondo in lista in Friuli?
«Sono sempre io».
Due elezioni diverse, due regioni diverse e, soprattutto, due partiti diversi e “nemici”. Non le sembra un po’ strano?
«Non ci vedo alcuna contraddizione. Politicamente vengo dall’area del centrodestra e anche Albertini era nel Pdl. Nessuna incoerenza».
Sì, però lei si candida con La Russa, che in Lombardia è tra più forti contestatori di Albertini…
«A dire il vero è stato tra i suoi principali sponsor. Purtroppo questa legge elettorale demenziale ha portato alla strana alleanza tra Pdl e Lega. Ma sono tutti conflitti da cui io mi sento fuori, non vivo questo scontro».
Perchè si candida con Albertini?
«Perchè la sua è una lista amica. Sono stato suo assessore a Milano e vi assicuro che la Lombardia dovrebbe tenere in grande considerazione uno come lui. È la figura più adatta per guidare la Regione, anche se purtroppo non vincerà ».
E ora spieghi perchè si candida con Fratelli d’Italia.
«Mi candido in Friuli Venezia Giulia, terra di cui sono originario e a cui sono molto legato. Parte della mia famiglia ha vissuto il dramma dell’esodo istriano, ci ho scritto pure un libro. La mia candidatura è stata una scelta di cuore, non vedo perchè dovevo dire di no. E poi quello di La Russa mi piace perchè è uno degli unici due partiti, insieme col Pd, che non riporta il nome del leader nel simbolo. Comunque mi hanno assicurato che le possibilità di essere eletto sono vicine allo zero virgola…».
Dice che Albertini non vincerà e che lei non sarà eletto in Senato. Ma allora chi gliel’ha fatto fare di candidarsi?
«Il fatto è che quando mi contattano mi fregano sempre… Pensi che sono ancora consigliere comunale a Venezia, mi aveva spinto Brunetta».
Già , dimenticavamo: candidato con Albertini, candidato con La Russa e consigliere nella lista Brunetta a Venezia…
«Sì, lui si era candidato sindaco ma non ce l’ha fatta. Gliel’avevo detto: Renato, vedrai, io sarò eletto e tu no. Sapete perchè? Perchè io sono più simpatico di lui».
In Lombardia è capolista a Milano, buone possibilità di essere eletto: come farà a dividersi tra il Pirellone e Venezia, al netto degli altri impegni?
«Ho grande stima di Albertini, ma a dire il vero non mi ci vedo tanto come consigliere regionale… Se mi eleggono, bene. Altrimenti non ne farò un dramma».
Ora però dovrà fare campagna elettorale: starà a Milano o andrà in Friuli?
«Per ora sono a Milano, a letto con spalla e bacino rotti. Sono caduto mentre sciavo. L’ho vista brutta, ma il peggio è passato».
Quindi farà campagna elettorale da casa?
«In Friuli ci andrò, ho tanti amici da quelle parti che si sono detti pronti ad ospitarmi. A Milano sceglierò un metodo alternativo».
Per esempio?
«I social network, mi sto divertendo molto con Facebook. Non mi metto certo a girare i mercati per distribuire santini…».
Marco Bresolin
(da “La Stampa“)
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