STRAGE DI BOLOGNA, IL GIUDICE PRIORE: “NON SONO STATI LA MAMBRO E FIORAVANTI”
NEL SUO LIBRO L’EX GIUDICE PUNTA IL DITO CONTRO I TERRORISTI TEDESCHI DEL GRUPPO CARLOS SU INCARICO DEL KGB… E SCATENA LE MINACCE DEL SOLITO PRESIDENTE DEL COMITATO DELLE VITTIME, GUAI A RICERCARE LA VERITA’
Colpo di scena: Rosario Priore, il giudice che ha tanto indagato sui misteri d’Italia, ora in pensione e perciò più libero di scrivere quello che pensa, sta portando in libreria un nuovo libro, «I segreti di Bologna» (Chiare lettere editore, scritto assieme a Valerio Cutonilli), con cui polemizza a viso aperto con la sentenza che ha condannato i neofascisti romani Mambro, Fioravanti e Luigi Ciavardini per la strage del 2 agosto 1980.
Una nuova teoria
Priore rilegge gli atti giudiziari di Bologna, ma anche di tante altre inchieste, mette insieme pezzi diversi, rivitalizza filoni d’inchiesta ormai dimenticati, mescola il tutto con citazioni da libri, interviste, acquisizioni delle commissioni parlamentare d’inchiesta, e alla fine sforna una teoria assolutamente nuova: a Bologna, secondo lui, forse volutamente, forse per errore, c’erano i terroristi tedeschi affiliati al gruppo Carlos.
A muoverli, però, era un’anima nera palestinese, un tal Abu Ayad, che all’epoca era conosciuto come braccio destro di Arafat e “responsabile dei servizi segreti dell’Olp”. Il famoso Abu Ayad che interloquiva con i nostri 007, a cominciare dal famoso colonnello Stefano Giovannone e che è ben noto alle cronache per avere avuto un ruolo nei depistaggi attorno alla strage.
I terroristi teleguidati da Mosca
Ebbene, secondo Priore, nel 1980 Ayad era divenuto il referente del Kgb per le azioni terroristiche in Europa.
Aveva sostituito in quel ruolo il dottor Wadi Haddad, un altro palestinese marxista, a sua volta braccio destro di George Habash, leader del gruppo Fplp, deceduto da un anno.
Il Kgb aveva infatti bisogno di una schermatura per organizzare azioni terroristiche in Europa che non riconducessero a Mosca.
E in quell’estate del 1980 – all’apice della tensione tra Est e Ovest per gli euromissili – i terroristi teleguidati da Mosca non colpirono solo l’Italia.
In rapida successione ci fu un attentato alla sinagoga di Parigi e all’Oktoberfest di Monaco. In entrambi i casi, furono operati dei depistaggi che indirizzarono le indagini della magistratura francese e tedesca verso gruppi neonazisti.
In entrambi i casi, le due magistrature stanno esaminando piste che portano all’Est.
Lo stesso Abu Ayad, incontrandosi in seguito a Parigi con Giovanni Senzani, divenuto il nuovo capo delle Br, spiegò che era stato necessario punire i paesi europei perchè stavano cercando di incapsulare e rendere inoffensivo Arafat (erano i mesi in cui la Cee fece una famosa dichiarazione a favore dell’Olp, subordinandola al principio della pari dignità tra «due popoli e due Stati» per palestinesi e israeliani), così di fatto spezzando il fronte palestinese e cacciando in un angolo chi lottava ancora per distruggere Israele.
La polemica
Fin qui, la tesi di Priore. Il libro, in libreria da venerdì, è ricchissimo di spunti. Una girandola di notizie edite e inedite, montate con ritmo sapiente.
Sennonchè al solo sentire di piste alternative, è saltato su il presidente dell’Associazione famigliari delle vittime, l’onorevole Paolo Bolognesi, Pd, che non ha potuto ancora leggere una sola pagina del libro, ma ha già minacciato l’autore di denuncia. «Il giudice Rosario Priore – sono le parole di Bolognesi – potrebbe essere chiamato a rispondere, dalla magistratura, di tutte le sue stupidaggini su Bologna».
Francesco Grignetti
(da “La Stampa”)
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