TANGENTI MENSOPOLI: GLI INQUISITI CONFESSANO
L’INCHIESTA SI ALLARGA: UNA STRUTTURA PARALLELA AVREBBE PRESO DECISIONI PER ALTRI APPALTI DI MILIONI DI EURO…”ALLA POLITICA SERVONO SOLDI”… LA VINCENZI TENTA UN DISPERATO RIMPASTO IN GIUNTA
L’imprenditore Roberto Alessio, gli ex cons. com. diessini Massimo Casagrande e Claudio Fredrazzoni, sono stati interrogati ieri a Palazzo di Giustizia, nell’ambito dello scandalo Mensopoli che sta travolgendo la Sinistra genovese. Alessio ha ammesso di aver consegnato 20.000 euro a Stefano Francesca che gli avrebbe chiesto soldi per la campagna elettorale della sindaco Vincenzi, ma in realtà il Francesca quei soldi se li sarebbe intascati, forse dividendoli coi suoi “compagni di merendine”. La Vincenzi nega che siano mai stati versati al suo Comitato elettorale. Sone le indiscrezioni che trapelano dalla prima giornata di interrogatori, i cui verbali sono stati secretati.Tutti gli imputati avrebbero parzialmente ammesso quanto era emerso dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, dando magari interpretazioni personali e diverse ai fatti contestati. Casagrande avrebbe cercato di ridimensionare il suo ruolo a semplice “commensale” di qualche cena, mentre burrascoso sarebbe stato l’interrogatorio di Fedrazzoni accusato di aver intascato una tangente di 219mila euro per aver favorito Alessi nell’appalto mense della Asl 2 di Savona: secondo l’accusa una parte di questa cifra il Fedrazzoni l’avrebbe dovuta girare a Profiti, presidente del Bambin Gesù e uomo vicino al card. Bertone ( il Vaticano ha preso ieri una netta posizione di estrema fiducia verso Profiti). La somma sarebbe stata pagata in più tranches. Quanto a Casagrande, anche lui sostiene che il contributo ricevuto da Alessio fosse un contributo elettorale per la Vincenzi, biglietto da visita per Alessi che voleva partecipare alla spartizione degli appalti in Liguria.
Oggi toccherà a Stefano Francesca e a Profiti essere interrogati e dare spiegazioni, anche se la posizione più pesante è sicuramente quella del portavoce del Sindaco.
Emerge da un rapporto della Guardia di Finanza, allegato agli atti, qualcosa però di ancora potenzialmente più grave. A pag. 23 e a pag 147 degli allegati si parla di una struttura parallela che avrebbe avuto voce in capitolo nella assegnazione degli appalti. Si fanno i nomi dell’assessore Veardo, del direttore della finanziaria regionale Edoardo Bozzo, si parla di “aiuti” della famiglia Mamone, citata nei rapporti della Dia, a Marta Vincenzi. Nel rapporto 11322/06/21 la GdF parla di un maxi appalto per le mense della Asl 1 di Imperia da 11 milioni di euro: ” Dagli elementi di prova e dagli indizi gravi, precisi e concordanti, affiora che tra gli indagati Alessio, Casagrande, Fedrazzoni e Francesca, con l’appoggio di Striano e Morettini e il favoreggiamento del prof. Profiti, del dott. Di Donato e la dott.sa Calò dell’Asl 2 di Savona, l’assessore Veardo, il prof Bozzo della Filse, di Paolo Ambrosini e Giovanni Ciarlo, soggetti privati molto vicino ad ambienti del clero, si è formato un solido legame di natura corruttiva”. Ci sono poi intercettazioni in cui Cosma ( ex cons. com., amico della famiglia Mamone dice ” Mamone mi ha detto di aver aiutato la Vincenzi”… Secondo la GdF si trattava di un gruppo non certo di sprovveduti, ma ben oliato ad operare e reduce da esperienze in tal senso al Comune di Pavia. Ecco il “pensiero” intercettato di Fedrazzoni: ” La politica ha bisogno del controllo di quei posti ( i commissari dei concorsi ospedalieri) perchè sono le uniche casseforti per le campagne elettorali, sennò da dove cazzo escono i soldi?”
Ci sono poi altri casi sospetti, come la valorizzazione dei terreni di Coronata e la cartolarizzazione dei beni pubblici realizzata dalla Regione…tutti “affari” a cui il “comitato era attento e interessato”.
Dal punto di vista politico, la sindaco Vincenzi, prese le distanze dagli inquisiti che l’avrebbero “accoltellata”, tenterà nei prossimi giorni un disperato tentativo di rimpasto in Giunta, tra codici etici e scuse ai cittadini: cosa non si farebbe per rimanerebbe in sella ad ogni costo…
Leave a Reply