TERNI, “SINDACO COLPITO DA MANGANELLO E NON DA OMBRELLO”: UN NUOVO VIDEO DEL TGR UMBRIA SMENTISCE LA TESI DELLA QUESTURA
TROPPO DISTANTE DAL SINDACO L’UOMO CHE BRANDIVA L’OMBRELLO E CHE HA SEMPRE NEGATO DI AVER COLPITO QUALCUNO: CIO’ NONOSTANTE E’ STATO ACCUSATO DI SETTE REATI
Un nuovo video girato con le telecamere del TGR Umbria dimostrerebbe che, durante gli incidenti alla manifestazione degli operai della ThyssenKrupp, delle acciaierie del gruppo Ast di Terni, il sindaco Leopoldo Di Girolamo è stato ferito da un manganello e non da un ombrello.
Il filmato ripropone la sequenza dello scontro tra forze dell’ordine e manifestanti alla stazione ferroviaria di Terni, dando però una prospettiva diversa rispetto a quella visibile nel video diffuso dalla polizia.
Si intravede un ombrello posizionato alle spalle del primo cittadino e davanti una mano che brandisce un manganello e che si trova più vicino al sindaco.
Il momento dell’impatto è coperto dai caschi delle forze dell’ordine, ma quando nel video ricompare la testa insaguinata di Di Girolamo l’impressione è che l’ombrello sia in una posizione troppo arretrata e gli agenti vicinissimi.
Il filmato ora è al vaglio degli inquirenti e potrebbe scagionare l’operaio narnese di 37 anni accusato dalla polizia di aver colpito il sindaco con il manico dell’ombrello. L’uomo, a cui sono contestati ben sette ipotesi di reato, ha ammesso di aver brandito l’ombrello, ma dichiara di non aver colpito nessuno, nè tantomeno il primo cittadino. Di Girolamo stesso finora ha sempre ribadito in modo fermo che a colpirlo è stato un manganello
(da “il Fatto Quotidiano”)
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