TONINELLI: “NESSUN DECRETO DI CHIUSURA PORTI”
IL MINISTRO CHE NON CONOSCE IL SENSO DEL RIDICOLO
Sentite questa dichiarazione serale del ministro Toninelli e tenetevi forte:
“Come Di Maio siamo pronti a dare una lezione all’Europa accogliendo donne e bambini a bordo delle navi”.
Ovvero accogliere dopo 16 giorni 7 esseri umani, tra donne e bambini, lasciando al loro destino i loro padri e altre 42 persone sarebbe “dare una lezione all’Europa”, non fare la parte dei cialtroni.
Poi la riga sulla chiusura dei porti che non sono mai stati chiusi: “Non ho emanato alcun decreto di chiusura dei porti perchè non serve, non essendo alcun porto italiano interessato alle operazioni”
Ma come, caro Toninelli, sono arrivati 359 profughi solo a dicembre nei porti italiani accolti e scortati dalla Guardia costiera italiana, non te ne sei accorto che hanno attraccato ai moli siciliani?
Non hai il coraggio di dire la verità ? Ovvero che i porti non sono mai stati chiusi perchè puoi farlo solo se ci sono motivi seri altrimenti rischi la denuncia?
Altro che “non ci sono porti interessati alle operazioni”: ce ne sono stati tanti e non li hai mai chiusi.
Poi Toninelli si tramuta in arbitro che ha bisogno del Var: “nessuna autorità di sistema portuale italiana può arrogarsi prerogative che travalicano le sue funzioni amministrative. Darò mandato alle strutture del mio ministero di valutare eventuali accertamenti di natura disciplinare”
Tradotto: cartellino giallo all’autorità portuale di La Spezia che ha osato ricordare che i porti sono aperti perchè Toninelli non li ha mai chiusi.
Povero ministro che ha paura delle “grandi” e annulla i gol regolari delle squadre di provincia.
Un classico caso di sudditanza psicologica, abbiate pietà di lui, tiene famiglia.
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