TORINO, APPENDINO CACCIA IL VICESINDACO MONTANARI CHE ATTACCA: “ORMAI E’ LEGATA AI POTERI FORTI DELLA CITTA'”
LA SINDACA: “NON SONO DISPOSTA AD ANDARE AVANTI CON IL FRENO A MANO TIRATO””… MA I VOTI AL M5S GLI ELETTORI TORINESI LI HANNO DATI IN BASE AL PROGRAMMA CHE AVEVANO ANNUNCIATO
La sindaca di Torino, Chiara Appendino, ha sollevato Guido Montanari dal suo ruolo di vicesindaco e gli ha revocato le deleghe che aveva in capo.
Lo rende noto, sui social, la stessa prima cittadina. “La decisione segue le frasi pronunciate sul Salone dell’Auto che non hanno visto smentita”, spiega Appendino. “Una scelta non facile dal punto di vista umano, ma che ho ritenuto necessaria nell’interesse della Città e della sua immagine”. “Al Prof. Guido Montanari va il ringraziamento per il lavoro svolto in questi tre anni”, aggiunge la sindaca.
Nelle comunicazioni del Consiglio comunale il primo cittadino di Torino ha sostenuto: “Non sono disposta in alcun modo ad andare avanti col freno a mano tirato”.
Chiara Appendino non esclude un addio anticipato e chiede al Consiglio comunale un “mandato pieno” e una “prova di maturità ” alla maggioranza 5 stelle. All’Aula dice: “Se il male minore dovesse essere la fine anticipata di questa amministrazione, così sarà ”.
Appendino non ha usato mezzi termini: “Non intendo accettare battute d’arresto e compromessi al ribasso e su questo vincolerò il mandato”. E ancora: “Una perdurante situazione di stallo procurerebbe alla città danni che non può permettersi”.
La settimana scorsa l’ormai ex vicesindaco Montanari aveva detto, riferendosi alla kermesse dell’auto: “Fosse stato per me, il Salone dell’auto al parco Valentino non ci sarebbe mai stato. Anzi, nell’ultima edizione ho sperato che arrivasse la grandine e se lo portasse via. Sono stato io a mandare i vigili per multare gli organizzatori”.
La decisione del Salone di abbandonare Torino aveva aperto una crisi nella giunta, con voci insistenti di possibili dimissioni da parte della Appendino. A farle da scudo lo stesso Luigi Di Maio, in prima fila contro la “minoranza rancorosa”. Con la mossa di oggi la sindaca 35enne prova a voltare pagina.
Dura la replica di Montanari. Parlando della sindaca all’Ansa dice: “Mi ha chiesto le deleghe e il ruolo di vicesindaco per dare un segnale di cambio della sua amministrazione. Io ho risposto che non ho nessun motivo di dimettermi. Revocare le deleghe è un suo potere, valuteranno i consiglieri e il resto della giunta” E ancora: “Colgo un orientamento – aggiunge – legato ai vecchi poteri forti della città ”.
Non arriverà nessuno al suo posto, per il momento: “Assumerò io le deleghe ad interim, intanto ringrazio i consiglieri che si sono spesi per la città , che in tre anni ha raggiunto traguardi importanti”, ha detto la sindaca.
(da agenzie)
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