TOTI HA BISOGNO COME CONSIGLIERE POLITICO DELL’EX AMBASCIATORE COINVOLTO NEL CASO MATACENA
A PARTE CHE IL RUOLO NON ESISTE SE NON NELLA MEGALOMANIA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE, PERCHE’ SCEGLIERE UNO CHE INVITAVA MATACENA SOSTENENDO CHE NON SAPEVA CHE AVESSE GIA’ SULLE SPALLE UNA CONDANNA A 5 ANNI PER ASSOCIAZIONE MAFIOSA?
Giovanni Toti pare abbia bisogno di un “consigliere politico”: come Berlusconi ha nominato tale l’ex direttore di Studio Aperto, ora Toti, a sua volta, vuol fare altrettanto.
Secondo quando riporta (non smentito) il Secolo XIX il nome che circola e quello di Antonio Morabito, ex ambasciatore d’Italia nel principato di Monaco, già coinvolto nella vicenda sui rapporti tra l’ex ministro Claudio Scajola e l’imprenditore Amedeo Matacena: «Voci ne girano tante- commenta – ma non posso dire niente. Vedremo…»
L’ex diplomatico era finito sotto i riflettori per una foto – pubblicata dal settimanale Oggi – in cui compariva, a un ricevimento all’ambasciata di Monaco, accanto a Scajola, Matacena e la moglie Chiara Rizzo, residente nel Principato.
La foto fu scattata il 2 giugno 2011: allora Matacena aveva già sulle spalle una condanna in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa.
Condanna poi confermata in Cassazione: 5 anni.
«Non sono mai stato indagato in quell’inchiesta – precisa – e ho già chiarito la mia posizione»., sostiene l’ex ambasciatore.
A suo tempo però l’on Albano, membro della Commissione Antimafia – aveva scoperto che il nostro rappresentante presso la corte dei Grimaldi alla Festa della Repubblica aveva invitato a una festa in Ambasciata Amedeo Matacena, ex deputato sotto processo per concorso esterno in associazione mafiosa, accompagnato dall’ex ministro Claudio Scajola.
Nelle intercettazioni dell’indagine che ha coinvolto Scajola, Chiara Rizzo si rivolge all’ambasciatore per ottenere un aiuto che lo stesso Morabito ha definito assolutamente legittimo.
Ma Albano dice: “In seguito alle telefonate della signora Rizzo l’ambasciatore sollecitava altri uffici appartenenti alla struttura del Ministero degli Affari Esteri, affinchè si ponessero in azione per far incontrare lo stesso Matacena con la moglie, malgrado fosse ben noto che era ormai era considerato a tutti gli effetti, un latitante”.
Di che consigli politici possa aver bisogno Toti dall’ex ambasciatore non è chiaro: che voglia prepararsi già alla fuga dalla Liguria?
(da “il Secolo XIX”)
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