TOTI MOLLA LA POLTRONA? IL GOVERNATORE DELLA LIGURIA ACCUSATO DI CORRUZIONE FA CAPIRE CHE È PRONTO A DIMETTERSI: “L’INCARICO ORMAI È PIÙ UN PESO CHE UN ONORE”
I TOTIANI SI DICONO SICURI: “FINO A SETTEMBRE NON SUCCEDE NIENTE, NEL NOSTRO INTERESSE E IN QUELLO DEGLI ALLEATI A LIVELLO NAZIONALE”… SI ANDREBBE A VOTARE A NOVEMBRE, INSIEME A EMILIA ROMAGNA E UMBRIA, ALTRE DUE REGIONI DOVE IL CENTRODESTRA NON PARTE FAVORITO. SE LE PERDESSE TUTTE E TRE, SAREBBE UN DISASTRO PER LA MAGGIORANZA
Molti totiani della prima ora si avviano verso Palazzo Ducale per «Invecchiare bene», convegno con il ministro della Salute Orazio Schillaci, che nei molti politici liguri presenti suscita un interesse relativo, diciamo così. Infatti, la prima e unica domanda che viene rivolta a Piana riguarda la longevità, ma non quella degli umani. «La nostra giunta è destinata a durare, abbiamo intenzione di andare avanti».
Tra il pubblico, non si sussurra certo di problemi geriatrici. I consiglieri regionali degli altri partiti di maggioranza discutono tra loro di eventuali candidature, da pensare anche in fretta, dati i chiari di luna. Gli uomini di Toti fanno conciliabolo a parte, e si consolano come possono. «Fino a settembre non succede niente, nel nostro interesse e in quello degli alleati a livello nazionale» sostengono, rallegrandosi di questa convergenza. A farla breve, il ragionamento-panacea è il seguente.
Le carte sarebbero ancora in mano a Toti, perché se decidesse di dimettersi adesso, in Liguria si terrebbero le elezioni a novembre, insieme a Emilia-Romagna e Umbria, anch’esse due regioni dove il centrodestra non parte con il favore del pronostico. Fosse uno 0-3, sarebbe Caporetto. Quindi, prendere tempo, che più tardi si vota, meglio è. Tutti al mare e dopo si vedrà, che poi non c’è molto altro da fare, e da sperare.
(da agenzie)
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