TRA GRILLO E DE MAGISTRIS, FINITO L’AMORE, RESTA SOLO IL RANCORE
IL COMICO ACCUSA IL NEO CANDIDATO SINDACO DI NAPOLI DI AVER TRADITO IL MANDATO ELETTORALE….LA RISPOSTA: “È GUIDATO DA INTERESSI”…E VOLANO GLI STRACCI ANCHE A SINISTRA
Lo strappo tra i due ex sodali si è allargato, e ora pare irricucibile.
Perchè ieri tra Beppe Grillo e Luigi de Magistris sono volati stracci, di quelli che lasciano segni duraturi.
Proprio tra loro, che nella primavera del 2009 sembravano voler costruire assieme qualcosa di nuovo a sinistra.
Un connubio per cui Grillo ha fatto mea culpa sul suo blog: “Di errori ne ho commessi molti e purtroppo ne commetterò altri. Uno dei più imbarazzanti è stato Luigi de Magistris, eurodeputato grazie (anche) ai voti del blog, eletto come indipendente, che subito dopo per coerenza si è iscritto a un partito (l’Italia dei Valori, ndr)”.
L’attacco iniziale di un lungo post intitolato: “Comprereste un voto usato da quest’uomo?”.
Sotto, un’immagine in funereo bianco e nero di de Magistris.
Nel testo, amarezza e sarcasmo: “Sulla sua attività europarlamentare tantissimi contavano, io per primo, per contrastare i fondi europei destinati alle mafie. In questi mesi è stato forse più presente sui giornali e in televisione che nei banchi di Bruxelles. Ah, la visibilità . Ah, la coerenza”.
Coerenza smarrita per strada, secondo Grillo, perchè de Magistris corre come candidato sindaco a Napoli, e quindi è pronto a lasciare il parlamento europeo. Contraddizione imperdonabile secondo l’artista genovese, che cita un’intervista dell’anno scorso di de Magistris al Fatto, in cui l’ex magistrato spiegava: “In politica c’è un valore che pochi ricordano, la coerenza. Ho fatto campagna elettorale in tutta Italia per dedicarmi ai temi dell’Europa. Lasciare il lavoro incompiuto non sarebbe un bel segnale”.
Grillo insomma semina critiche, peraltro non nuove.
Lo dimostra un post dell’aprile 2010, sempre su de Magistris: “L’obiettivo era di avere un eurodeputato a Bruxelles e non in televisione. Fare luce sui capitali mafiosi in Europa e sui finanziamenti europei in Italia. Un lavoro che fatto a tempo pieno non consentirebbe neppure di vedere la famiglia”.
Una censura dietro a cui c’era anche il timore di una possibile opa dell’ex magistrato sui grillini.
Ieri il comico ha rimproverato a de Magistris anche di non essersi autosospeso dall’Idv, dopo il rinvio a giudizio da parte del tribunale di Salerno per omissione di atti d’ufficio.
Autosospensione prevista dal codice etico del partito (come sottolineò un deputato dell’Idv, Antonio Borghesi) ma che de Magistris rifiutò, sostenendo: “E che facciamo, lasciamo che ogni denuncia blocchi l’attività di un politico? È un clamoroso errore giudiziario, i magistrati possono commettere errori”.
Una risposta “all’altezza di Berlusconi, ma anche di Mastella da Ceppaloni” sibila Grillo, che chiosa: “de Magistris ha richiesto alla presidenza dell’assemblea Ue di far valere l’immunità parlamentare contro la citazione per diffamazione di Mastella”.
Attaccato frontalmente, l’eurodeputato ha risposto su Affari italiani.it  : “Grillo usa lo stesso linguaggio del Giornale e di Libero, non ha interesse che la politica cambi. È evidente a tutti che la sua attività è in qualche modo guidata da ben noti gruppi imprenditoriali e della comunicazione che lavorano con lui. Vuole mantenere il suo marchio, ma non gli importa nulla che la politica funzioni”.
Una replica che evoca l’immagine di un Grillo etero-diretto, spesso adoperata dai detrattori dell’artista.
“Grillo ha deciso unilateralmente di rompere il rapporto di amicizia” continua de Magistris, che ribadisce di considerarlo “un grande comico e un italiano di valore, andato però fuori del seminato”.
Quindi, la difesa nel merito: “Mi accusa di tradimento, ma l’attività politica è fatta di emergenze. Mi sono candidato a sindaco di Napoli perchè la città sta sprofondando nel baratro. Ho avuto enormi sollecitazioni a candidarmi, anche da ambienti vicinissimi a Grillo”.
Nessun tradimento insomma, “perchè se volessi guadagnare di più starei in Europa. Invito Grillo a scendere dalle vacanze a cinque stelle e dalle sue abitazioni di lusso e a venire in piazza con noi”.
E il ricorso all’immunità ? de Magistris afferma: “Non me ne sono mai avvalso in nessun processo penale, e continuo a difendermi nei processi civili, amministrativi e penali. Mi difendo come Berlusconi? E’ Grillo che usa il linguaggio del Giornale”.
Luca De Carolis
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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