TRA MELONI E STORACE VOLANO GLI STRACCI: PELLEGRINAGGI SEPARATI PER PALAZZO GRAZIOLI
“DA FRANCESCO SOLO PAROLE, MAI UN TENTATIVO DI RICOMPOSIZIONE”… LA REPLICA: “NON SCIOLGO UN PARTITINO PER ENTRARE IN UN ALTRO PARTITINO, IL PROGETTO ERA UN ALTRO”… DUE PARODIE DI DESTRE AL SERVIZIO DI SILVIO
I militanti ci avevano sperato, ma ad oggi l’ipotesi di un unico partito di destra, che potesse ripercorrere l’epopea di Alleanza Nazionale si fa sempre più remota.
Tra Giorgia Meloni, leader di Fdi-An, e Francesco Storace, animatore de La Destra, volano gli stracci.
L’ultima puntata di un rapporto controverso che, tuttavia, negli ultimi mesi aveva fatto segnare anche qualche tentativo di riavvicinamento, sta nelle parole – durissime – che l’ex ministro della Gioventù ha vergato in una lettera aperta a Storace: «Caro Francesco – scrive la Meloni – continui a scrivere della tua delusione per tutto quello che io e noi non avremmo fatto per dare una speranza alla destra italiana. Ma i fatti dicono un’altra cosa. Dicono che da una parte c’è stato chi ha avviato un percorso lungo, pieno di segnali e tentativi. Imperfetto magari, ma animato da uno sforzo continuo e progressivo per far nascere un nuovo soggetto politico fondato sullo spirito di Fiuggi di Alleanza Nazionale».
A Storace, la Meloni rimprovera di non aver «fatto mezzo passo in avanti per dimostrare che – al di là delle parole – tenevi davvero a ricomporre la destra».
«Oggi che vorresti ancora una volta scaricare la responsabilità su di noi, io non ci sto» continua la leader di An.
Che solo alla fine prova a tenere ancora una finestra aperta: «Hai detto che la tua Direzione Nazionale deciderà il da farsi questo venerdì (oggi, ndr). Se all’esito non fosse più di chiusura preconcetta ma prendesse atto del definitivo e importante percorso da noi compiuto non potremmo che esserne felici».
La direzione nazionale de La Destra – che anticipa di un giorno il congresso di Fdi-An che si terrà domani e domenica a Fiuggi, là dove vide la luce, 19 anni fa, Alleanza Nazionale – rappresenta quindi uno snodo cruciale.
Anche se al momento una ricomposizione appare impossibile.
«Ci sarà la mia relazione – spiega Storace – su quella che è la situazione attuale nel centrodestra, anche alla luce delle regole dell’Italicum. Non si parlerà solo di collocazione elettorale, perchè un partito è anche una comunità . Ma poi, inevitabilmente, ci chiederemo in quale contenitore continuare a far valere la nostra testimonianza».
Ma, pur riservandosi di non portare in direzione una posizione predefinita, l’ex governatore del Lazio non sembra propenso a unire la sua strada con quella di Fdi-An: «Un vero leader – attacca – cerca di accattivarsi gli alleati, non di insultarli. Io ero disponibile a fare un nuovo grande partito di destra, ma se devo sciogliere il mio partitino per entrare in un altro partitino non sono d’accordo».
Sullo sfondo, l’ombra di una possibile intesa con Forza Italia.
Ieri sera, infatti, Storace ha varcato i cancelli di Palazzo Grazioli per incontrare Berlusconi. Ignoti – ma ipotizzabili – i contenuti del colloquio.
(da “il Tempo“)
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