TRE GIORNI IN ALBERGO A 4 STELLE, PAGA TUTTO IL PDL: PER RIEMPIRE LE PIAZZE A SOSTEGNO DELLLA MORATTI IL PREMIER NON BADA A SPESE
ARRUOLATI NEI CIRCOLI DEL CENTRO SUD DIVERSE CENTINAIA DI PIEDIELLINI: ARRIVANO DA TRAPANI, BARI, COSENZA, CATANIA, PALERMO, ROMA…DEVONO FARE PRESENZA AL CONCERTO DI GIGI D’ALESSIO E PROPAGANDA NELLE PIAZZE….ALLOGGIATI AL RAMADA HOTEL E IN ALTRI ALBERGHI DEL CENTRO
Arrivano da Trapani e Bari, da Catania e da Cosenza, da Palermo e da Roma.
Difficile che abbiano approfondito temi come l’efficacia di Ecopass, le prospettive di Expo 2015, la riqualificazione dei Navigli o le due nuove linee del metrò, difficilissimo che ne siano fascinati ma non si sa mai.
Certo è che la prospettiva di una gita milanese, tre giorni pagati in hotel a quattro stelle, non se la potevano far sfuggire.
Eccoli scendere dai pullman che li hanno accolti al parcheggio degli arrivi di Linate. Eccoli entrare alla reception del Ramada Plaza Hotel, moderna struttura in via Stamira d’Ancona, a settecento metri dalla sede di viale Monza del coordinamento provinciale del Popolo delle Libertà , il grande finanziatore della trasferta.
Paga Silvio, à§a va sans dire.
L’obiettivo, del partito, è di riempire le piazze oggi, quando sotto il Duomo risuoneranno le milanesissime note di Gigi D’Alessio a chiudere il concerto per Letizia Moratti, e domani sera nei quattro appuntamenti della sindaca uscente in giro per la città .
L’obiettivo, loro, è godersi gratis la città , fare numero e volume, mettersi in mostra.
Sono i giovani dei circoli Pdl del sud, arruolati all’ultimo momento dai vertici berlusconiani per l’ultimo sprint di una campagna elettorale in cui tutto sembra permesso, presenze eterogenee e presunti impostori, calunnie e manifesti urticanti, etichette di “test nazionale” e quelle opposte di “semplice consultazione amministrativa” sui temi cari ai milanesi.
Chissà se lo sanno i dodici ragazzi e ragazze di Bitonto che alle cinque del pomeriggio si ritrovano a vagare tra l’edicola e il bar dello scalo, in attesa di andare ad occupare una delle settanta stanze che il partito ha riservato ai suoi giovani rinforzi, prenotate per gruppi di città , nemmeno per nome: chi si fosse aggregato all’ultimo momento sarebbe stato comunque il benvenuto.
Sono 140 e sono solo una parte dei giovani supporter della Moratti per tre giorni, scortati da grosse auto scure che fanno la staffetta tra il Ramada e Linate, e solo in un albergo.
File ordinate, trolley identici, identica la fede.
I venti arrivati nel primo pomeriggio da Trapani e Palermo si imbarcano su un enorme torpedone color crema e la scritta ben evidente accanto al conduttore: “Riservato Berlusconi”.
Altri gruppi erano attesi tra ieri sera e stamattina, coi treni dal Lazio, con gli aerei da Catania.
Claque eterogenee per dimostrare che «siamo tantissimi» come da jingle, per riempire i vuoti degli astenuti al primo turno.
Del resto, sulla presenza capillare di giovani morattiani si era basata una bella fetta della campagna della signora Brichetto Arnaboldi, che aveva disseminato la città di tendoni con universitari e liceali a distribuire volantini e a giocare a biliardino.
Per tacere delle note, e vituperate, pagine di Facebook e Twitter, travolte da uno sghignazzo.
Le grandi manovre erano ben visibili all’ora di pranzo in viale Monza, sotto i bandieroni tricolori e azzurri che ornano la sede del Popolo della Libertà .
Qui, da uno dei pullman che sarebbe poi andato, di lì a qualche ora, a prelevare i ragazzi e a depositarli all’hotel, si scaricavano scatoloni di magliette bianche e la scritta “Letizia sindaco” in blu sul cuore, ancora nel cellophane e pronte da scartare stamattina.
Ultime elargizioni di una campagna elettorale da 12 milioni di euro dichiarati dalla candidata del centrodestra, i gadget inclusi nel tutto compreso dell’ultima volata elettorale.
Li vedremo a cantare Miele e L’amore che non c’è con Gigi, a ballare il liscio con Letizia e gli anziani della pista di bocce in zona stazione Centrale, a intonare L’isola di Wight con i Dik Dik, Cuore matto con Little Tony e A chi con Fausto Leali l’ultima sera prima del silenzio elettorale.
Sono i giovani (non) milanesi del Pdl.
L’ultimo miracolo italiano.
Tiziana de Giorgio- Massimo Pisa
(da “La Repubblica”)
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