BERLUSCONI DA VESPA SPIEGA LA SCONFITTA: “E’ STATA COLPA DI TUTTI TRANNE MIA”, “CHI VOTA A SINISTRA E’ SENZA CERVELLO”
I CANDIDATI DEBOLI, LE CONCESSIONI ALLA LEGA, IL BLOCCO MEDIATICO CONTRO DI LUI, I MAGISTRATI, LA CRISI ECONOMICA… SUL CROLLO DELLE SUE PREFERENZE PERSONALI A MILANO LA COLPA E’ “DELLA CONFUSIONE SULLA SCHEDA ELETTORALE”
La scheda elettorale ha creato “confusione”, poi queste amministrative “sono particolarissime” perchè “influisce la personalità del candidato” e quelli del Pdl, Letizia Moratti e Gianni Lettieri in particolare, “erano deboli”.
Mentre Manes Bernardini a Bologna “non aveva nessuna possibilità ” ma “è stato scelto dalla Lega”.
E come se non bastasse, a remare contro durante la campagna elettorale ci si sono messi anche i magistrati che “mi hanno gettato addosso discredito, fango, angoscia, problemi con i familiari”.
Per non parlare del “blocco mediatico della sinistra, un blocco mediatico terrificante: Corriere della Sera, Sky, La7 e le trasmissioni Rai pagate con i soldi di tutti che stanno con la sinistra”.
Anche “la sconfitta della Moratti è colpa della disinformazione dei media”. Silvio Berlusconi spiega così a Porta a Porta la sconfitta del primo turno. Persino l’impassibile Bruno Vespa appare, a tratti, confuso dalle risposte.
E sembra in imbarazzo quando il premier si scaglia contro “il blocco mediatico della sinistra”, pensando all’intervista che appena venerdì scorso il Cavaliere ha diffuso a reti quasi unificate: tg1, tg2, tg4, tg5 e Studio Aperto. Tanto che l’Agcom è dovuta intervenire e multare.
“Una multa folle — dice il premier — non credo che la Rai pagherà ”.
Vespa è un professionista di lungo corso e fa finta di nulla.
Lascia parlare il Presidente del Consiglio. E lui, a briglie sciolte, cerca di convincerlo che la sconfitta elettorale al primo turno è colpa di tutti tranne che sua.
Ma sul simbolo non c’era scritto “Silvio Berlusconi”?
E i manifesti elettorali nelle città non avevano il suo volto invece di quello dei candidati?
Non era stato lui a ripetere fino allo sfinimento che “il voto a queste amministrative è importante per rafforzare il governo nazionale”?
Ancora: i gradini di palazzo di Giustizia per chi sono stati trasformati in palchi per arringare i “passanti”, muniti di bandiere del Pdl, contro i magistrati “eversivi, cancro della democrazia”?
Domande che non sono state poste, rimaste quindi inevase.
La “versione di Silvio” andata in onda a Porta a Porta comincia con l’analisi del voto e, passando per qualche battuta su Ruby, le accuse ai candidati Pisapia e De Magistris, qualche stilettata alla Lega con marcia indietro incorporata, arriva alla rassicurazione che figli e nipoti dell’amico Gheddafi sono vivi e stanno bene.
“Queste sono elezioni particolarissime in cui influisce la personalità del candidato”, dice.
E attribuisce la propria debacle in termini di voti (da 53mila preferenze del 2006 ai 28 mila) alla confusione sulla scheda e alla crisi economica.
“Ho preso meno preferenze — dice — perchè chi faceva la croce sopra al simbolo del Pdl con il nome della Moratti, poichè era riportato anche il mio nome, credeva di avermi dato la preferenza”.
Poi l’immancabile attacco ai candidati sindaci Giuliano Pisapia e Luigi De Magistris.
“Come fa a governare Pisapia che non ha mai amministrato neppure un’edicola di giornali” e che “in Parlamento ha fatto solo leggi a tutela terroristi, o per l’eutanasia?”, ha detto.
Mentre su De Magistris: “Non credo che ci sia una persona con la testa sulle spalle che possa votare per il signor De Magistris; uno che vota per il signor del De Magistris vada a casa, si guardi nello specchio e dica sono un uomo o una donna senza cervello”.
Ma la sorpresa vera è il commento sul candidato sindaco a Bologna, Manes Bernardini: “A Bologna il candidato lo ha deciso la Lega ed era un candidato che non aveva nessuna possibilità . E’ stata una concessione fatta a un alleato, perchè per essere alleati ogni tanto qualche concessione bisogna farla”.
Non solo, sempre sulla Lega, il premier garantisce che “a luglio Tremonti e la Lega pensavano fosse opportuno andare a nuove elezioni, ma il mio senso di responsabilità mi portò ad escluderlo perchè in un momento di crisi globale, quando le agenzie di rating ci mantenevano la fiducia solo per la stabilità di governo, non avere stabilità avrebbe significato essere posti sotto attacco della speculazione internazionale”.
Però con Umberto Bossi “c’è un accordo e una amicizia assoluta.
Lui vuole bene a me e io voglio bene a lui e ci siamo detti che lasceremo insieme. Questa amicizia e collaborazione non è mai stata messa in dubbio”.
Inoltre il premier garantisce che non ci saranno sorprese da parte della Lega. “Lo escludo nella maniera più assoluta, non ci sono purtroppo alternative a questa situazione”.
Anche perchè, aggiunge, “sono l’unico che può tenere insieme il centrodestra”.
Capitolo magistratura.
“Mi hanno gettato discredito, fango, angoscia, problemi con i familiari e mi hanno impedito di lavorare”, ha detto il Cavaliere.
“Leonardo da Vinci avrebbe finito la Gioconda se fosse stato preso a schiaffi tutto il giorno? Solo grazie ai miei genitori che mi hanno dato una scorza dura e una resistenza disumana ce l’ho fatta”.
E ancora: “Noi pensiamo che la sovranità appartenga al popolo? No è di Magistratura democratica e dei suoi pm”, ha aggiunto il premier. “
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