TRIBUNALE DEI MINISTRI: COS’E’ E COME FUNZIONA
DA CHI E’ COMPOSTO E CHE FUNZIONI HA?… E’ COMPETENTE PER I REATI COMMESSI DA PREMIER E MINISTRI NELL’ESERCIZIO DELLE LORO FUNZIONI, I COSIDDETTI “REATI MINISTERIALI”…ISTITUITO PRESSO IL TRIBUNALE DEL CAPOLUOGO DEL DISTRETTO COMPETENTE, E’ COMPOSTO DA TRE MEMBRI ESTRATTI A SORTE TRA I MAGISTRATI DEL DISTRETTO… MA ALLA FINE E’ SEMPRE LA CAMERA AD AVERE L’ULTIMA PAROLA: ECCO PERCHE’ PIACE A BERLUSCONI
Diretta attuazione dell’articolo 96 della Costituzione, che prevede che premier e ministri siano sottoposti a processo per reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni, il Tribunale dei ministri è competente per i reati cosiddetti “ministeriali”. È istituito presso il tribunale del capoluogo del distretto di corte d’appello competente per territorio a giudicare dell’illecito contestato.
È composto di tre membri effettivi e tre supplenti, estratti a sorte tra tutti i magistrati in servizio nei tribunali del distretto (che abbiano da almeno cinque anni la qualifica di magistrato di tribunale o una qualifica superiore).
Ad estrarre a sorte dovrebbe essere il presidente del tribunale e, teoricamente, potrebbe essere sorteggiato anche il pm titolare dell’azione.
Il collegio è presieduto dal magistrato con funzioni più elevate (o in caso di parità , da quello più anziano).
Il collegio si rinnova ogni due anni e anche se scaduto viene prorogato per definire i procedimenti in corso.
Procedimento.
Il Tribunale dei ministri compie le indagini preliminari e sente il pm titolare del procedimento, che può chiedere di fare ulteriori indagini.
Se non decide di archiviare il caso, è tenuto a trasmettere gli atti (con relazione motivata) al procuratore della Repubblica, che a sua volta chiede alla Camera l’autorizzazione a procedere nei confronti dell’indagato.
Il decreto con cui dispone l’archiviazione non è impugnabile.
insomma se la Camera a maggioranza respinge poi la richiesta di autorizzazione a procedere è solo tempo perso.
Leave a Reply