“TUTTI SAPEVANO DEL MES, VA A VANTAGGIO DELL’ITALIA. SALVINI NON STUDIA, MI STUPISCO DELLA MELONI”
CONTE ALLA CAMERA ATTACCA: “L’OPPOSIZIONE MANCA DI RISPETTO DELLE ISTITUZIONI”
“Sono qui per l’informativa sulle modifiche al Mes non solo perchè doverosa dopo la richiesta ma anche perchè ho sempre cercato di assicurare una interlocuzione chiara e trasparente con Il Parlamento”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in Aula alla Camera per le comunicazioni sul Mes.
“Non posso nascondere che questa informativa non può essere degradata a ordinario momento della fisiologica interlocuzione tra il governo e il Parlamento: questo mio passaggio assume un rilievo particolare. Da alcune settimane i massimi esponenti di alcune forze di opposizione hanno condotto una insistita, capillare campagna mediatica accusandomi di condotte talmente improprie e illegittime nella trattativa con l’Ue da essermi reso responsabile di alto tradimento. Sarei uno spergiuro perchè venuto meno al vincolo di essere fedele alla Repubblica: si è perfino adombrato che avrei tenuto questa condotta per biechi interessi personali. Questa accusa possiamo dobbiamo convenirne tutti non rientra nell’ambito dell’ordinaria dialettica politica”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nelle comunicazioni in Aula alla Camera sul Mes.
“Chi è all’opposizione sta dando prova di scarsa cultura delle regole e mancanza di rispetto per le istituzioni ”, ha detto. “Pur di attaccare la mia persona e il governo non ci si è fatto scrupolo, e non mi sorprende che il senatore Salvini, la cui resistenza a studiare i dossier mi è ben nota. Se queste accuse non avessero fondamento e anzi fosse dimostrato che chi le ha mosse era ben consapevole della loro falsità , avremmo la prova che chi ora è all’opposizione e si è candidato a governare il Paese con pieni poteri, sta dando prova, e purtroppo non sarebbe la prima volta, di scarsa cultura delle regole e della più assoluta mancanza di rispetto delle istituzioni”.
“Nel Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2019 è stata presentata e illustrata nel dettaglio la “Relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea, relativa all’anno 2018” in cui si parlava della trattativa condotta anche del Mes. Lo ricorda il premier Giuseppe Conte. In Cdm, sottolinea, “nessuno dei ministri presenti, compresi quelli della Lega, ha mosso obiezioni sul punto e, in particolare, sulla relazione da presentare alle Camere”.
“Questo dibattito non andrebbe strumentalizzato con notizie distorte e alimentato da accuse prive di fondamento, che rischiano di danneggiare il nostro Paese e di compromettere l’interesse nazionale”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nelle comunicazioni in Aula alla Camera sul Mes.
“Il nostro Paese ha un debito pubblico pienamente sostenibile, come pure riconoscono i mercati, la Commissione europea e il Fondo Monetario Internazionale, per cui non si intravvede all’orizzonte nessuna necessità di attivare il Mes”.
“Mi sono sorpreso, se posso dirlo, non della condotta del senatore Salvini – continua Conte – la cui ‘disinvoltura’ a restituire la verità e la cui ‘resistenza’ a studiare i dossier mi sono ben note, quanto del comportamento della deputata Meloni” nel “diffondere notizie allarmistiche, palesemente false” sul Mes.
Ad esempio, aggiunge il premier, “è stato anche detto che il Mes sarebbe stato già firmato, e per giunta di notte. Anche chi è all’opposizione ha compiti di responsabilità “. E aggiunge: “Mi sembra quasi superfluo confermare a quest’Aula un fatto di tutta evidenza, ossia che nè da parte mia nè da parte di alcun membro del mio Governo si è proceduto alla firma di un trattato ancora incompleto: nessun trattato è stato infatti ancora sottoposto alla firma dei Paesi europei”.
Chiarisce poi che “fin dall’avvio della mia prima esperienza di governo, il Parlamento italiano è sempre, costantemente e puntualmente aggiornato”. “Posso dunque affermare – continua Conte – che, poco meno di un anno fa, l’Italia, da me rappresentata, si è espressa in sede europea in maniera perfettamente coerente con il mandato ricevuto da questo Parlamento. Su tali basi è stato dato l’incarico all’Eurogruppo di procedere alla predisposizione di una bozza di revisione del Trattato Mes”. E fu il ministro dell’Economia Giovanni Tria a inviare ai presidenti delle Camere “il testo di revisione del Mes”. Ricorda poi il ringraziamento che il senatore della Lega Alberto Bagnai gli fece durante l’esame del Mes al Senato, scatenando gli applausi dei deputati del Pd.
E ha ribadito: Il Mes non è indirizzato contro un Paese o costruito a vantaggio di alcuni Paesi a scapito di altri. E’ una assicurazione contro il pericolo di contagio e panico finanziario, a vantaggio di tutti. Nel negoziato abbiamo ottenuto regole che fossero vantaggiose per l’Italia sia nel remotissimo caso in cui dovessimo arrivare a chiedere anche noi fondi al Mes, sia in quelli, molto più frequenti, in cui l’Italia si ritrovasse dal lato di coloro che erogano il prestito”.
(da agenzie)
Leave a Reply