Destra di Popolo.net

TUTTO QUELLO CHE NON TORNA NEL DECRETO CAIVANO, TRA LOGICA EMERGENZIALE E NORME INCOSTITUZIONALI

SANNO SOLO PARLARE DI REPRESSIONE, E’ IL LORO UNICO ORIZZONTE MEDIATICO

Dopo la visita istituzionale al Parco Verde di Caivano, il governo ha approvato un altro decreto legge per il “contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile”. I diversi ministri, e la presidente, hanno presentato le varie misure contenute nel provvedimento. Al di là dei proclami, come già in passato, anche questo intervento mostra un volto repressivo, di propaganda e di sostanza, che già emerge dalle parole di Giorgia Meloni in conferenza stampa, ma che si ritrova anche nelle modifiche normative approvate. È il caso allora di analizzare prima il discorso della presidente e poi gli elementi più problematici del decreto in questione.
Bonificarne uno per bonificarli tutti
La presidente arriva una ventina di minuti dopo l’inizio della presentazione. Quando tocca a lei si scusa per il ritardo, e perché forse ripeterà quel che è stato già detto. L’esordio è nel segno dell’ormai classica narrazione eroica: il governo avrebbe potuto non mettere la faccia su temi difficili, ma ha deciso di farlo comunque. Mette le mani avanti di fronte al possibile fallimento, spostando l’attenzione dal fallimento che implicitamente già si ammette: le venti assunzioni nelle scuole di Caivano vantate dal ministro Valditara o i quindici vigili che potranno essere reclutati con procedure semplificate sono una soluzione emergenziale a un problema che esisteva già prima dello stupro perpetrato ai danni di due bambine al Parco Verde. Il ministro dell’Istruzione e del Merito ha pensato solo dopo quella notizia che a Caivano potrebbe servire lo stanziamento di un po’ di fondi (comunque fino all’anno scolastico 2024/2025)?
A poco vale la considerazione che Giorgia Meloni fosse all’opposizione fino all’anno scorso, e che in un anno sia impossibile risolvere questioni complesse. È vero, certo. Ma non si può trascurare la presenza di Piantedosi da più di un decennio al Viminale, la partecipazione di due forze politiche, Forza Italia e Lega, alla compagine del precedente esecutivo, la scelta emergenziale già operata dalla destra berlusconiana (di cui facevano parte anche gli attuali governanti) quindici anni fa, in Campania, o la carica di ministra della gioventù di Giorgia Meloni, che si sarebbe dovuta occupare già al tempo di devianze e politiche giovanili.
Oggi, la soluzione del governo a un problema sociale radicato, al netto delle misure penali che vedremo, è la nomina di un commissario straordinario: si sceglie ancora una volta una gestione emergenziale, calata dall’alto, per questioni profonde che andrebbero affrontate con una crescita dal basso. Si è insomma deciso che il Parco Verde debba diventare un simbolo. “Ce ne sono diversi di territori che versano nelle stesse condizioni” spiega Giorgia Meloni, “abbiamo deciso di prenderne uno”, come modello: uno per tutti, Caivano come esempio di bonifica (una scelta terminologica ardita, sia per i richiami storici, sia per il significato).
Per gli altri territori ci sono gli sgomberi, richiesti ai prefetti dal ministro Piantedosi, e le “operazioni ad alto impatto”, a cui la stessa presidente accenna, che, oltre a Caivano, hanno interessato ieri Tor Bella Monaca a Roma e i Quartieri Spagnoli a Napoli.
Il discorso di Meloni tra falsità e fallacie
Ma è nell’illustrare le misure contenute nel decreto appena approvato che Meloni si esibisce in stratagemmi retorici e informazioni errate, dimostrando una certa confusione, involontaria o studiata.
Inizia con un argomento fantoccio, citando un’ipotetica critica estremizzata, secondo cui ci sarebbe chi sta accusando il governo di voler “sbattere in galera i bambini di dodici anni”. Ingigantita la critica, ecco arrivare la confusione: secondo la presidente, l’ammonimento sarebbe per “reati gravi”, con il monito al minore e la convocazione dei genitori in questura. Questa spiegazione è, banalmente, falsa.
L’ammonimento può avvenire per gli adulti, e per i minorenni, solo fin quando non c’è una querela: è una misura di prevenzione, che si applica proprio quando il procedimento penale non può partire, ma il questore ritiene comunque di dover comunicare formalmente alla persona con pericolosità sociale di comportarsi meglio. È bizzarro che Giorgia Meloni non conosca, o si confonda, su una delle misure centrali del decreto Caivano.
Ma non è solo la presidente a veicolare informazioni sbagliate, anche se enfatizza quelle altrui: la ministra Roccella, ad esempio, continua a ribadire il dato secondo cui i giovanissimi accederebbero per la prima volta ai contenuti pornografici a sette anni, nonostante da più di una settimana sia stata smentita da Pagella Politica, che ha ricostruito le pubblicazioni scientifiche in materia (autorevoli studi internazionali, riferiti anche all’Italia, indicano 12 anni come la prima età di accesso).
Il dato falso di Roccella, non nuova a distorsioni simili, è utile comunque a Meloni per rintuzzare la narrazione sulla figura materna, mostrando preoccupazione e coinvolgendo le “mamme” (giornaliste) in platea: come già segnalato, infatti, la leader di Fratelli d’Italia sta basando la sua retorica degli ultimi anni sull’identità nella Grande Madre, un archetipo psicologico e narrativo che ribadisce ogni volta che richiama il suo ruolo di madre (italiana, cristiana, eccetera). Non solo: un dato abnorme come l’immagine di bimbetti di sette anni alle prese col porno aumenta l’allarme sociale, legittimando gli interventi emergenziali.
La notizia come guida politica, la repressione come unico orizzonte
Prima di affrontare i problemi di sostanza del decreto, due ultimi profili del discorso di Giorgia Meloni meritano di essere citati, perché rivelatori della sua linea di propaganda oltre che di governo.
Primo. Sulla criminalità minorile la presidente non cita dati, statistiche, informazioni ufficiali. Spiega il problema ripetendo per due volte di seguito la stessa frase: “Tutti i fatti dei quali noi stiamo parlando vedono come protagonisti dei giovanissimi”.
Ma l’azione politica di un governo non può essere una reazione alla cronaca: da esponenti politici che in campagna elettorale assicuravano di essere “pronti” ci si aspetterebbe una progettualità, non l’improvvisazione di misure sull’onda delle notizie.
Certo, l’interpretazione alternativa sarebbe quella secondo cui i provvedimenti repressivi sono già tra i progetti del governo, e l’eco mediatica di alcuni avvenimenti sia semplicemente sfruttata strategicamente per la loro approvazione con critiche ridotte.
Secondo. Giorgia Meloni si stupisce che, fino a ieri, la pena per l’inosservanza dell’obbligo d’istruzione fosse solo una multa da 30 euro, dimostrando con questo stupore di ignorare che esistono sistemi sanzionatori alternativi a quello penale, non per forza meno efficaci (anzi). La repressione penale non può essere l’unico orizzonte politico.
Di fronte a un bambino che non riceve un’istruzione, finora la priorità non è stata quella di punire chi non lo manda a scuola, ma casomai di innescare il monitoraggio del contesto familiare, attraverso l’assistenza sociale, per la tutela complessiva del minore.
Certo si tratta di misure più complesse da spiegare del tintinnio di manette che è possibile vantare quando si introduce l’ennesimo nuovo reato.
Il governo reintroduce una norma già dichiarata incostituzionale
Entrando nel merito del decreto appena approvato, è possibile notare diverse norme sul piano penale e procedurale (promulgate con decreto, con tutti i problemi che questa scelta normativa comporta). Il testo è un minuzioso collage di modifiche ad altre leggi: tra queste figura anche il D.P.R. 448/1988, cioè il codice del processo penale minorile, a dimostrazione che le norme per la repressione dei reati commessi dai più giovani già esistevano prima della lotta alle baby gang del governo Meloni.
Erano già previste e applicate, anche per i minori, misure come l’arresto in flagranza, il fermo e la custodia cautelare: il codice del processo penale minorile ricalca infatti in gran parte il sistema previsto per gli adulti, con alcuni criteri guida per evitare la stigmatizzazione e favorire il reinserimento sociale. In particolare, è vietata la diffusione mediatica di informazioni sull’identità dei minori coinvolti ed è prevista l’attivazione di servizi di assistenza minorile, oltre al coinvolgimento di chi esercita la potestà genitoriale.
Tra le varie modifiche del decreto Caivano al codice, ce n’è però una particolarmente grave, perché, oltre a calpestare i princìpi del diritto penale minorile, reintroduce una norma dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale. Il governo prevede infatti la custodia cautelare in carcere in caso di pericolo di fuga del minore, ossia la stessa identica norma che la Consulta dichiarò incostituzionale con la sentenza 359 del 2000.
La custodia in carcere, da evitare secondo i princìpi anche internazionali di diritto penale minorile per ridurre il rischio che il giovane entri in contatto con un ambiente criminogeno ancor prima di un’eventuale condanna, andrebbe disposta solo quando “sussistano gravi e inderogabili esigenze istruttorie ovvero sussistano gravi esigenze di tutela della collettività”, tra cui non rientra il pericolo di fuga.
Tra Daspo, flagranza e ammonimenti tra prevenzione e discrezionalità
Oltre alla norma incostituzionale, quel che fa il decreto Caivano sul piano penale è inasprire le sanzioni e abbassare i limiti entro cui è possibile ricorrere, anche per i minorenni, a misure di prevenzione come il Daspo urbano, il divieto di accesso a locali pubblici, l’ammonimento del questore.
È una strategia già incontrata nel decreto Minniti, che ha introdotto o sviluppato queste misure, poi nei decreti Salvini e, più di recente, nei tentativi di criminalizzazione degli ecoattivisti: si anticipa la repressione, in ottica di prevenzione dei reati, valutata da autorità dipendenti dall’esecutivo sulla base di indizi di pericolosità sociale.
Come già denunciato, questo allargamento delle misure simil-penali per la tutela del decoro, con l’anticipazione della repressione, aumenta i rischi di discrezionalità nell’applicazione di provvedimenti che comunque limitano la libertà delle persone.
Si tratta di minacce che non vanno valutate pensando al giovanissimo criminale che spaccia per conto di un clan o che stupra due giovanissime minorenni, che già sarebbe sottoposto al processo penale minorile con le misure vigenti, ma anche allo studente che, in manifestazione, commetta il reato di resistenza a pubblico ufficiale, annoverato nel decreto tra i delitti che legittimano il ricorso a queste misure.
Il pregio del decreto Caivano
Se il decreto Caivano ha almeno un pregio è quello di rivelare plasticamente l’idea di società del governo Meloni. I finanziamenti alle scuole sono tardivi, ridotti, previsti per i prossimi due anni scolastici, tamponando situazioni di vulnerabilità già emerse da indagini precedenti. L’argine all’elusione scolastica, al di là delle parole di Giorgia Meloni sugli istituti aperti al pomeriggio e l’alternativa al “niente”, si limita all’approccio repressivo nei confronti dei genitori, che rischiano fino a due anni di reclusione e perdono l’assegno di inclusione (sempre che ne abbiano diritto, dopo la riforma), venendo ricacciati nella povertà economica e culturale.
Si continuano ad allargare le misure di prevenzione nelle mani di autorità dipendenti dall’esecutivo (con effetti pratici discutibili, visto che è lecito dubitare che la comunicazione formale di un questore abbia un qualche valore pedagogico nei confronti di un minore probabilmente privo di modelli virtuosi).
Il rispetto della legge è un tema complesso, che andrebbe affrontato con profondità d’analisi e creatività di soluzioni. Replicare il sistema di minaccia e repressione, uguale da secoli, è utile più alla gestione del potere che alla costruzione di una comunità, perché spinge le persone a rispettare le regole per timore della punizione, più che per adesione a un sistema di valori. Il risultato è, al più, una patina di decoro, basata sulla violenza e sulla paura: finché la soluzione è emergenziale o repressiva, e comunque calata dall’alto, il comportamento sarà, più che da cittadini, da sudditi, che rispettano le regole perché impauriti o che le violano perché la paura non è abbastanza contro la malvagità o il bisogno.
(da Fanpage)

This entry was posted on venerdì, Settembre 8th, 2023 at 15:57 and is filed under Politica. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

« MELONI PUNTA SULLA SICUREZZA PER SPOSTARE L’ATTENZIONE DALLA TEMPESTA PERFETTA
GOVERNO RIDICOLO: 400 AGENTI A CAIVANO, 500 A TOR BELLA MONICA E POI UNA TASSISTA E’ AGGREDITA DI GIORNO IN PIENO CENTRO A ROMA, MINACCE E VETRI ROTTI »

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.

  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.222)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.591)
    • criminalità (1.403)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.535)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.079)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.793)
    • governo (5.804)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.395)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.414)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (543)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (35.317)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.689)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Ottobre 2025 (615)
    • Settembre 2025 (662)
    • Agosto 2025 (669)
    • Luglio 2025 (671)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (641)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (307)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (436)
    • Giugno 2014 (391)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (233)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Ottobre 2025
    L M M G V S D
     12345
    6789101112
    13141516171819
    20212223242526
    2728293031  
    « Set    
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • UN ALTRO GRANDE SUCCESSO DI GIORGIA MELONI, IL CPR ALBANESE È UN FLOP PAZZESCO: NELLA FORTEZZA DI GJADËR, IN UNO STATO DI SEMIABBANDONO, SONO OCCUPATI SOLO 25 POSTI SU 830
    • SI METTE SEMPRE PEGGIO PER GAETANO GALVAGNO, PRESIDENTE DELL’ARS GIÀ ACCUSATO DI CORRUZIONE E PECULATO: ALL’ESPONENTE DI FRATELLI D’ITALIA VENGONO CONTESTATI ANCHE I REATI DI TRUFFA E FALSO IDEOLOGICO
    • LA RICETTA ECONOMICA MELONIANA, A TUTTO PRECARIATO: NEL 2024 IN ITALIA, SU 8,1 MILIONI DI NUOVI CONTRATTI LAVORATIVI, 6,5 MILIONI SONO STATI A TERMINE, PARI ALL’80% DEL TOTALE. MENTRE SONO CALATE LE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO: DA 1,7 MILIONI NEL 2023 A 1,59 MILIONI LO SCORSO ANNO
    • IL PROCURATORE DI NAPOLI, NICOLA GRATTERI: “L’OBIETTIVO FINALE DELLA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE È RENDERE INNOCUO IL PM, METTERLO SOTTO TUTELA E CONTROLLARLO” (E’ CIO’ CHE AVVERRA’ CON LA CREAZIONE DEL DOPPIO CSM)
    • CROSETTO, FUORI I NOMI! A CHI SI RIFERISCE IL MINISTRO DELLA DIFESA QUANDO DICE CHE “PERSONE ITALIANE INSOSPETTABILI SONO STATE CORROTTE DALLA RUSSIA”
    • UN PAESE CON LE PEZZE AL CULO, GLI ITALIANI NON RIESCONO PIÙ A RISPARMIARE: SOLO IL 41% RIESCE A METTERE DA PARTE SOLDI, IL 5% IN MENO RISPETTO ALLO SCORSO ANNO, LA QUOTA PIÙ BASSA DAL 2018
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA