UNA VOLTA UN SUPERMANAGER GUADAGNAVA SOLO IL DOPPIO DI UN DIPENDENTE, OGGI 222 VOLTE DI PIU’
NEL 1928 UN DIRETTORE GENERALE INCASSAVA 3.000 LIRE E IL SUO RAGIONIERE 1.600 LIRE… OGGI IL PRIMO PRENDE 4 MILIONI DI EURO, IL SECONDO 2.000 EURO… I PRIMI CENTO DIRIGENTI IN ITALIA COSTANO 400 MILIONI DI EURO L’ANNO, COME 13.433 INSEGNANTI… MA SI TAGLIANO I DOCENTI, NON GLI STIPENDI DEI DIRIGENTI
Secondo uno studio del Sole 24 Ore, i primi cento grandi manager italiani guadagnano complessivamente circa 400 milioni di euro, comprensivi di premi ed eventuali buonuscite.
Nei primi dieci posti si trovano per lo più presidenti e amministratori delegati di istituti bancari, assicurativi e di Telecom.
Lasciando pure da parte gli emolumenti record dei vari Arpe, Geronzi, Ruggiero, Buora e Bazoli, ci limitiamo a fare una media ponderata che ci porta a una cifra di 4 milioni di euro a testa all’anno.
Se lo rapportiamo allo stipendio di un impiegato semplice che percepisce 1.500 euro mensili, ne esce un rapporto pari a 1/222, ovvero il capo di una grande azienda guadagna 222 volte lo stipendio di un suo dipendente.
Andiamo indietro nel tempo e immaginiamo di essere nel 1928 ad esaminare gli stipendi di una grande banca: Il “cummenda” di allora percepiva, per ricoprire la carica di direttore generale, la somma di 3.015 lire, un ragioniere del suo istituto di credito prendeva 1.600 lire e un portiere 900 lire.
Praticamente il capo prendeva solo il doppio di un ragionere e solo tre volte la cifra di un portiere o di un fattorino.
Se avete ancora qualche perplessità chiamiamo pure in causa il coefficiente di rivalutazione Istat che per il 1928 è pari a 1544,7501 e calcoliamo l’attualizzazione ai tempi nostri di quegli stipendi del 1928.
Il criterio in pratica, prendendo a riferimento l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie, rivaluta un importo del passato. Il risultato ci dice che lo stipendio del supermanager di allora pari a lire 3.015 attualizzato al 2008 sarebbe pari a 2.405 euro.
Lo stipendio del ragioniere semplice corrisponderebbe oggi a 1.458 euro e quello del portiere e del fattorino a 759 euro.
Con la differenza che mentre i dati del ragioniere e del portiere non sono molto distanti dalla realtà attuale, un direttore generale oggi guadagna 200 volte di più di quanto risulterebbe dalla semplice attualizzazione degli stipendi di allora.
Se poi anche giustificassimo questa sproporzione scandalosa sulla base di una presunta meritocrazia sarebbe interessante far notare come molti di questi supermanager hanno portato in realtà le aziende che hanno guidato al dissesto economico e finanziario, con dei buchi allucinanti di bilancio, vedi Ferrovie e Alitalia, saldo percepire liquidazioni miliardarie e andare a fare danni in altre aziende.
La cifra indicata di 400 milioni di euro che complessivamente percepiscono i primi cento, tanto per darvi una idea, sarebbe sufficiente per pagare lo stipendio annuo di 13.433 insegnanti o erogare 479mila social card per i pensionati e le famiglie in difficoltà .
Invece i docenti vengono licenziati, i servizi sociali ridotti, gli aiuti alle famiglie povere non si vedono, ma i manager raccomandati dalla politica e dai partiti continuano a fare la bella vita, anche quando producono solo disastri.
Che ci sia qualcosa che non va?
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