A MEZZANOTTE VA… LA RONDA DEL PIACERE, E NELL’OSCURITA’… LA PROTEZIONE DEL CARABINIERE
LA LEGA FA APPROVARE IN COMMISSIONE UNA NORMA CHE CREA “GUARDIE GIURATE PARTICOLARI CON FUNZIONI AUSILIARIE DI PRESIDIARE, SEGNALARE E COOPERARE PER LA SICUREZZA DELLE CITTA'”… NEL CENTRODESTRA INSORGE AN CHE PARLA DI TAFAZZISMO, INVOCANDO LE COMPETENZE ESCLUSIVE DELLO STATO… LA SINISTRA SI CHIEDE ” SE POI PROVOCANO INCIDENTI, DI CHI LA COLPA?”… ALLA FINE BORGHEZIO SI MANGERA’ UN GELATO
E’ di qualche giorno fa l’approvazione in Commissione al Senato dell’ennesima nuova formulazione del “pacchetto sicurezza”, in cui si prende finalmente atto che Maroni opera una penosa retromarcia sul “reato di immigrazione clandestina” e relativa pena detentiva, tramutato in semplice contravvenzione o ammenda da 5.000 a 10.000 euro, con buona pace di tante amenità televisive che ci aveva propinato per mesi.
Di fronte al richiamo europeo e alle leggi vigenti, non aveva senso la norma così come era stata proposta inizialmente ed è stata giustamente cassata.
Il problema politico è espellere chi da clandestino commette reati, non mettere in galera una badante non in regola. Finalmente qualcuno l’ha capito, peccato che i delinquenti continuino a commettere reati come prima.
Ma passiamo alla novità delle ronde istituzionalizzate che tanta polemica hanno suscitato anche tra gli alleati. Praticamente si offre la possibilità agli Enti locali di regolarizzare le cosiddette “ronde padane”, in una formula troppo aperta a interpretazioni e ambiguità per non destare perplessità .
Si potranno in pratica formare associazioni di cittadini con il compito di “presidiare il territorio”, “segnalare” situazioni anomale o a rischio e “cooperare” con le forze dell’ordine nella vigilanza dei quartieri.
Presidiare, segnalare e cooperare sono tre verbi, in effetti, che possono voler dire tutto e nulla, se non si aggiungono spiegazioni più dettagliate.
Che cosa vuol dire presidiare il territorio? Cosa si intende per cooperare?
I cittadini in realtà già “presidiano” il territorio in cui vivono: ci abitano, lo frequentano, ne fanno socialmente parte. Il senso che si vuole dare al presidio delle ronde dovrebbe essere simile a quello che si intende come presidio delle forze dell’ordine.
E già siamo su un terreno giuridicamente impraticabile. Solo le forze dell’ordine possono avere determinato ruoli e compiti, per capirci, altrimenti finiamo nel selvaggio West.
Senza contare che già oggi la legge prevede questo tipo di controllo sociale e di segnalazione. Qualunque cittadino che noti situazioni di pericolo è tenuto a denunciarle, come dovrebbe essere implicito nel presidio e nella segnalazione il concetto di cooperazione con chi deve garantire l’ordine nelle città .
Diciamo che concetti apparentemente scontati se sono stati ribaditi in tal forma, evidentemente vogliono sottintendere qualcosa di diverso.
A parte che ora il progetto approvato in Commissione, con grande scorrere di champagne da parte della Lega, dovrà passare al vaglio di Camera e Senato, sono emerse forti critiche già il giorno dopo sul quotidiano di An .
Il “Secolo d’Italia” infatti, esordisce con un “Non scherziamo neppure, speriamo sia una notizia infondata, non possiamo credere che qualcuno abbia giudicato questo il momento opportuno per parlare di ronde padane. Sarebbe un atto di puro “tafazzismo”, una specialità della sinistra”.
In effetti, fa sorridere il fatto che da un lato Maroni in Tv proclami che ” ora sì che tutto è sotto controllo”, inneggiando al nuovo corso della linea dura e dall’altro poi però si ammetta che occorrono le ronde per garantire l’ordine, in quanto le città non sono sicure.
Una ennesima gaffe della Lega che forse si è resa conto che le misure di Maroni non sono servite a una mazza…
Resta il fatto che questa uscita ha dato il destro ad Achille Serra del Pd di sottolineare: “Ma poi, se queste ronde provocano incidenti, di chi sarà colpa?”.
Stia tranquillo l’ex prefetto Serra, le ronde padane sono solo una carnevalata propagandistica che la Lega si vende sui media.
Se uno avesse avuto modo di vederle in opera a Genova ( la foto si riferisce a un articolo sul Secolo XIX), si tranquillizzerebbe: l’immagine è quella di un mix di fighetti che si vestono per l’occasione da truci e qualche anziano che soffre di insonnia fino a una cert’ora.
Solitamente noleggiano un cane da difesa dall’amico, con la promessa che lo portano a fare i bisogni e alle 24 si ritirano, tra le imprecazioni della Digos e dei carabinieri che devono destinare un paio di auto e gazzelle per “proteggerli”.
In pratica finiscono per sottrarre pure due auto al normale servizio di pattugliamento delle forze dell’ordine che devono vigilare che nessuno li apostrofi in malo modo, altrimenti l’interpellanza parlamentare è assicurata.
La passeggiata o il presidio dura fino all’arrivo del fotografo della stampa cittadina che immortala la scampagnata: il giorno dopo la foto compare sul quotidiano e la politica è fatta, si può tornare a litigare tra le correnti interne che cercano di farsi le scarpe da una vita.
Quando poi sono insieme, tutti a sorridere all’obiettivo, come nelle migliori famiglie dei “parenti serpenti”…
A mezzanotte va… la ronda del piacere… sempre con la scorta del carabiniere.
Leave a Reply