VANDALIZZATA DA RAZZISTI AUTO DI TURISTA TEDESCO A FERRARA CON INSULTI CONTRO CAROLA E LA GERMANIA
SARA’ UN OTTIMO MOTIVO PER I TURISTI DI NON VENIRE IN UN PAESE CHE ORMAI E’ UNA FOGNA… ALTERNATIVA: VENITE ARMATI
Il clima è torrido. E non parliamo solo a livello meteorologico, ma anche — e soprattutto — di quello mediatico che si è instaurato nelle menti di alcuni italiani dopo il caso della Sea Watch 3.
La notizia della mancata convalida della misura cautelare nei confronti di Carola Rackete ha fatto stizzire non solo Matteo Salvini e Giorgia Meloni, ma anche tanti italiani che, però, hanno perso il senno e se la sono presa con alcune persone che con la comandante della nave ong e tutta la vicenda dei migranti non c’entrano nulla.
Il caso emblematico arriva da Lido di Spina, in provincia di Ferrara, dove l’auto di un turista tedesco è stata vandalizzata da qualche facinoroso benpensante. La sua colpa? Essere nato in Germania, avere un’automobile con la targa tedesca e trovarsi in Emilia Romagna per le sue vacanze.
Tre fattori che lo hanno portato a diventare una vittima di un comportamento censurabile da parte di un italiano (o forse più di uno) che ha deciso di lasciare un brutto ricordo del Bel Paese sui finestrini della sua automobile.
Come denunciato da Ilaria Castelluzzo su Facebook, l’episodio risale a qualche giorno fa, poco dopo la mancata convalida dell’arresto di Carola Rackete da parte del gip di Agrigento.
Sui social è partita la gogna mediatica — coadiuvata da sentimenti palesati anche da alcuni politici -, ma l’indignazione non è rimasta nel mare infinito della rete. Qualcuno ha deciso, infatti, di scrivere la sua rabbia sui finestrini dell’automobile di questo povero e ignaro turista tedesco che si è ritrovato a essere una vittima inconsapevole di una storia di cui non aveva neanche contezza.
«Torna in Germania» e «Carola Rackete troia»
La ragazza che ha condiviso la foto — che mostra le scritte «Torna in Germania» e «Karola troia» — ha raccontato che quel turista tedesco non sapeva chi fosse questa Carola Rackete e che non si spiegava il motivo per cui la sua automobile fosse stata presa di mira. Fatto sta che non c’è una spiegazione logica dietro questo gesto, fatto da un italiano che, evidentemente, non riesce a contestualizzare la narrazione fatta da qualche politico con la realtà .
(da agenzie)
Leave a Reply