VOLANO GLI STRACCI SOVRANISTI, LA LEGA VUOLE OCCUPARE IL PARLAMENTO, LA MELONI NON CI STA: “INIZIATIVA NON CONDIVISA”
ORMAI E’ LOTTA QUOTIDIANA, SALVINI CERCA VISIBILITA’ COME I DISPERATI E NELLA LEGA C’E’ CHI GUARDA ORMAI A GIORGETTI E ZAIA
La Lega occupa il Parlamento per protesta contro il governo di Giuseppe Conte che non dà certezza sulla ripresa dal lokdown in questa emergenza causata dal coronavirus. “Restiamo a oltranza in Parlamento, che è il nostro luogo di lavoro, finchè non ci saranno risposte per tutti i cittadini”
Di fatto, l’intenzione è quella di bloccare le Camere con una sorta di “sit-in” permanente, da calibrare in base ai regolamenti di Camera e Senato. La questione, raccontano, è stata approfondita anche questa mattina nell’assemblea dei senatori del Carroccio, durante la quale non sarebbero nemmeno mancati alcuni inviti alla cautela. In particolare, spiega chi era presente, Roberto Calderoli avrebbe invitato a non uscire dalle norme del regolamento e avrebbe chiesto al leader di avere qualche ora per studiare bene le norme.
Un messaggio recapitato anche ai deputati. Spiegano parlamentari leghisti che Salvini avrebbe chiesto anche al capogruppo alla Camera Riccardo Molinari di mobilitare i leghisti di Montecitorio per essere disponibili a stare nel Palazzo «anche di notte».
Ma il leader della Lega deve intanto convincere i suoi.
Oltre alla cautela di Calderoli, raccontano che parecchi parlamentari abbiano mostrato perplessità sulla scelta di “presidiare” il Parlamento. Qualcuno dice che lo stesso Molinari, in un capannello con altri deputati leghisti, avrebbe allargato le braccia, commentando la richiesta di mobilitazione.
«Ormai – dice un parlamentare – ci sono un po’ di riposizionamenti, c’è chi comincia a guardare a Zaia e Giorgetti…»
Ma l’invito non viene raccolto dall’alleato di Fratelli d’Italia.
Fonti di Fratelli d’Italia spiegano all’AdnKronos, come emerga “sorpresa, visto anche che da tempo il partito di Giorgia Meloni, chiede l’operatività piena delle Camere e dei suoi organismi”.
“Da tempo sollecitiamo un funzionamento a pieno organico di Montecitorio e Palazzo Madama”. Inoltre, le stesse fonti sottolineano come la mossa di Matteo Salvini “non sia stata condivisa con il partito di Fratelli d’Italia”.
(da agenzie)
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