VOLEVANO IMPEDIRE INGRESSO DI FAMIGLIA ITALO-ERITREA IN UNA CASA POPOLARE: ARRESTATI CINQUE ESPONENTI DI FORZA NUOVA
FERITI TRE POLIZIOTTI COLPITI DA PIETRE… RIPRISTINATA LA LEGALITA’: LE CASE SI ASSEGNANO IN BASE ALLA LEGGE, NON AL COLORE DELLA PELLE
Scontri tra polizia e militanti Forza Nuova nella Capitale.
I tafferugli sono iniziati durante la protesta dei militanti di estrema destra per la consegna di un’abitazione popolare a una famiglia di origine eritrea al Trullo, in uno degli stabili di via Giovanni Porzio, 55.
Cinque persone sono state arrestate al termine degli scontri. Tra loro c’è anche il leader del movimento di estrema destra ‘Roma ai romani’, Giuliano Castellino.
Nel corso dei disordini tre appartenenti alle forze dell’ordine sono rimasti feriti perchè colpite alla testa da sampietrini.
Secondo una prima ricostruzione durante le operazioni di sgombero della precedente assegnataria, un gruppo di circa 30 persone si è radunato per protestare davanti alla casa popolare dell’Ater, nel quartiere di Trullo, alla periferia di Roma.
I manifestanti avrebbero impedito l’ingresso dei nuovi assegnatari lanciando oggetti contro le forze dell’ordine presenti.
La famiglia assegnataria, composta da madre, padre e un bambino piccolo, dopo gli scontri è andata via dal quartiere.
Sono al vaglio degli inquirenti le immagini della polizia scientifica per individuare altre responsabilità
Non è la prima volta a Roma che si verificano scontri ed episodi di intolleranza per l’assegnazione di case popolari agli stranieri.
A giugno un uomo di origine bengalese, ancorchè con cittadinanza italiana, è stato aggredito con calci e pugni a Tor Bella Monaca da alcuni ragazzi italiani ai quali stava chiedendo informazioni per raggiungere l’abitazione popolare assegnatagli dal Comune. “Qui non c’è posto per te. Lascia stare le case popolari”, avrebbero detto i ragazzi strappandogli le carte che aveva in mano prima di aggredirlo brutalmente.
A dicembre dello scorso anno alcuni abitanti di via Filottrano, a San Basilio, erano scesi in strada per evitare che la famiglia assegnataria, marito e moglie marocchini con tre bambini, prendesse possesso di un alloggio Ater. “Non vogliamo negri nè stranieri qui, ma soltanto italiani” ripetevano i manifestanti ai caschi bianchi del gruppo sicurezza pubblica emergenziale e gruppo Tiburtino. La famiglia ha poi ottenuto un alloggio a Tor Sapienza.
A gennaio alcune decine di militanti di estrema destra hanno organizzato un picchetto bloccando, di fatto, l’ingresso al condominio a una famiglia egiziana, legittima assegnataria di un alloggio Ater, e facendo intanto rientrare nella casa i due giovani italiani che la occupavano abusivamente.
(da agenzie)
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