VOTO CATTOLICO: SOLO IL 6% DEGLI ELETTORI ASCOLTA LE INDICAZIONI DELLA CHIESA PER IL VOTO
L’ANALISI DI SCENARI-POLITICI: IL 33,4% VOTA A SINISTRA, IL 27,1% A DESTRA, IL 13,1% AL CENTRO
Definiti i cattolici coloro che «vanno a messa almeno tre domeniche ogni mese», Scenaripolitici.com ha testato per la prima volta, su un campione significativo della popolazione con oltre 4.000 interviste valide, le espressioni di voto dei cattolici italiani e il loro giudizio sul cosiddetto endorsement cardinal Bagnasco e il «gradimento» nei confronti della lista Monti.
Il 7 gennaio scorso le intenzioni di voto dei cattolici (che così definiti costituiscono solo il 34,1 per cento del totale dei votanti) erano distribuite in questo modo: 27,1% centrodestra; 13,1% Lista Monti; 33,4% centrosinistra.
I cattolici sono generalmente a conoscenza delle parole di Bagnasco (79%), ma solo il 24% prende in considerazione le indicazioni della Chiesa.
Il 63% dei cattolici conosce la posizione di Monti a proposito dei temi etici; di questo 63%, il 65% condivide tale posizione (solo a chi rispondeva «sì» alla domanda sui temi etici è stato chiesto se ne condivideva la posizione).
In particolare il disaccordo è più alto (e maggioritario) tra i cattolici nelle file di centrodestra (sono il 63 per cento), mentre rispettivamente l’85 e l’81 per cento di coloro che intendevano votare Monti o il centrosinistra sono per la «libertà di coscienza» indicata dal premier.
Tornando ai dati nazionali (cioè di tutti i votanti e non solo degli elettori cattolici), coloro che ammettono di prendere in considerazione le indicazioni della Chiesa per il voto sono appena il 6% dell’elettorato: il 3,3% sta con Monti, il 2% sta nel centrodestra, lo 0,5% nel centrosinistra.
Molti di questi voti sono però sicuramente in bilico, cioè pronti a spostarsi.
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