“VUOLE FISCHIARE FINI ANCHE LEI? RICHIAMI DOMANI”: LA TELEFONATA DI UN GIORNALISTA AI PROMOTORI DELLA LIBERTA’
IERI UN CRONISTA DEL “SECOLO XIX” HA PROVATO A CHIAMARE LA SEDE DI MILANO: LA STRANA RISPOSTA RICEVUTA… CONFERMATA LA DENUNCIA DEI FINIANI: E’ FRANCESCA PASCALE, CONS. PROV. DI NAPOLI, AD AVER CHIESTO A VITALE MATTERA, LEADER AN DI SOCCAVO: “RIESCI A ORGANIZZARMI UN PULMANN PER ANDARE A FISCHIARE FINI? PAGA IL PARTITO”
La notizia che ambienti del Pdl stessero organizzando la contestazione di Fini a Mirabello non desta meraviglia in chi conosce l’ambiente, i metodi e le finalità di sputtanamento che stanno alla base del comportamento di troppi soggetti che, al confronto delle tesi politiche, preferiscono anteporre l’agire dietro le spalle.
Lo diciamo sommando tutta una serie di particolari che si sono verificati nell’ultima settimana e che hanno un solo scopo: la delegittimazione di Fini e l’esigenza di far passare in secondo piano il contenuto del discorso che terrà domenica a Mirabello.
Un centinaio di fischiatori o una rissa tra “opposte fazione” sarebbe il massimo per i vari “scondinzoli” dei Tg di regime per poter far veicolare il messaggio che Fini è contestato dalla sua stessa base e non conta nulla.
Vediamo i particolari: in una intervista alla Rai, pochi giorni fa, Marcello Dell’Utri si lascia scappare “anche noi sappiamo organizzare contestazioni”. Sempre qualche giorno fa, il direttore di LIbero, Belpietro, annuncia: “manderemo qualcuno a Mirabello per consegnare a Fini le migliaia di fax che chiedono le sue dimissioni”.
Una squallida provocazione: se uno volesse solo consegnare delle lettere potrebbe farle pervenire alla Camera, non va a Mirabello sperando di ricevere due schiaffi (meritati) in faccia, per poi imbastirci l’ennesima speculazione. Non a caso il finiano Raisi ha già chiamato “Libero”: “vogliono portarci la busta? Bene la prenderemo, ma non si aspettino di venire qui a fare piazzate”.
E arriviamo al tassello dell’organizzazione delle squadre di contestatori, denunciate ieri da Generazione Italia e smentite dalla Brambilla, con minacce di querela.
Il fatto inoppugnabile è il seguente: Vitale Mattera, storico militante di An del quartiere di Pianura, ha ricevuto una telefonata dalla cons. prov. Pdl Francesca Pascale, ex show girl, una delle ragazze fotografata nel 2006 all’aeroporto mentre si dirige a un “seminario politico” a Villa Certosa, residenza sarda del premier.
La Pascale è nota per aver cantato in una Tv locale, prima di darsi alla politica, il pezzo intellettuale: “Se abbassi la mutanda si alza l’auditelle…”
La Pascale al telefono dice a Mattera: “Stiamo organizzando con la Brambilla una contestazione a Fini, appena inizierà a parlare a Mirabello. Riesci a riempirmi un pulmann con 50 persone?”
Mattera, che pur l’aveva aiutata nella sua campagna elettorale, rimane attonito, poi preoccupato avvisa Bocchino che fa altre verifiche che convergono su quella ipotesi (con nomi e cognomi).
Altro tassello lo fornisce involontariamente la Brambilla quando replica che “i finiani mettono le mani avanti in previsione di una contestazione a Fini”.
Ma quando mai, quale contestazione?
A Mirabello uno ci deve andare apposta, non è a 10 metri dalla fermata del Metro di Cordusio: chi non condivide le scelte di Fini sta a casa, non va a fare l’ospite sgradito a casa altrui.
E viceversa, lo dice la logica.
Ultimo elemento: un cronista in incognito del quotidiano “Secolo XIX” di Genova ieri alle 16 chiama la sede nazionale dei Promotori della Libertà della Brambilla a Milano.
“Pronto? Sono uno dei vostri, voglio andare a Mirabello per contestare quel traditore di Fini, organizzate pumann?”.
La segretaria risponde “Guardi per il momento non ne sappiamo nulla”.
Il giornalista insiste: “Ho letto su internet e sul sito del Corriere che organizzate pulmann” e si sente rispondere: “Provi a chiamare domani, comunque faccia riferimento ai Promotori della sua città “.
Il giornalista scrive sul “Secolo” che “qualcosa potrebbe muoversi sotto traccia”.
Come mai non hanno subito risposto:”ma lei è matto, si faccia curare” ?
Se poi la Brambilla volesse querelare qualcuno, più che i finiani, dovrebbe querelare la sua amica Pascale che ha usato il suo nome come mandante dell’operazione.
La chiosa finale spetta all’organizzatore della festa di Mirabello, il deputato finiano Luca Bellotti: “Quelli sono deficienti, ma pensano di spaventarci? Noi domenica saremo almeno 5.000, se qualcuno viene a fare casino sappia che clima lo attende, molti di noi sono stati missini e non garantiamo che tutti porgeranno l’altra guancia”.
Leave a Reply