ATTUALITA’
Ottobre 8th, 2007 Riccardo FucilePRESENTAZIONE DI “CAMICETTE NERE” A GENOVA……. E’ MARTA IL BOMBER
Discreto pubblico allo stadio Bristol per l’attesa partita tra “camicette nere” e camicie rosso stinto. Applausi del pubblico all’ingresso delle squadre in campo: dopo la gran cassa mediatica è viva l’attesa per un incontro che promette scintille tra i flash dei fotografi e gli operatori TV sistemati dietro le reti, in attesa di gol strepitosi o di parte miracolose.
Arbitra Max Lussana da Roma con taglio di capelli antivento. Il centrodestra schiera la squadra tipo, Annalisa Terranova (autrice del libro) regista di centrocampo, Isabella Rauti di punta, due politici di AN a sostegno come esterni, la Luisella in porta, un altro paio di politici in difesa statica. La Sinistra schiera la Marta Vincenzi a tutto campo, ma conta su una panchina lunga (tre assessori, tra cui a sorpresa uno di Rifondazione, presenti), pronti a subentrare in caso di necessità o difficoltà della Sindaco. Il Centrodestra gioca in casa ma, pur contando sul fattore campo, nei primi minuti non incide. Sembra un po’ timoroso, un po’ troppo incline a ringraziare la squadra avversaria per aver accettato di giocare questa partita. Un complesso di inferiorità forse a cui non giovano le pose fotografiche, con annessi sgomitamenti iniziali. I politici tentano qualche veronica (non Lario…) ma finiscono per non affondare l’azione, rifugiandosi in una melina che sa di partita amichevole. Dopo la passerella iniziale tenta un affondo al 20′ minuto la Luisella ( che almeno vede la Porta) che riconduce per la prima volta al tema della partita “nessuna donna per troppi anni a Genova”…ci si aspetta qualcosa di più dopo questa ripartenza veloce, ma la Luisella ripiega in difesa e l’azione svanisce nel nulla. Prende la palla la Annalisa Terranova e imposta una nuova azione. Continua »
E’ di domenica una intervista concessa al Secolo XIX da Sergio Castellaneta in cui, prendendo spunto dal piano sanitario regionale, l’eccentrico ma stimato tribuno, gia’ assessore della giunta Biasotti, mette in rilievo una sorta di patto di non belligeranza tra il presidente diessino della Regione, Claudio Burlando e il plenipotenziario ligure, nonchè ex ministro del governo Berlusconi, Claudio Scajola, affinchè “nulla cambi”. E da attento osservatore Sergio Castellaneta evidenzia alcuni fatti incontestabili, trattandosi di cifre: Biasotti nel 2.000 viene eletto e da Imperia lo sospingono ben 44.000 voti dati a Forza Italia, nel 2005 Biasotti perde le elezioni regionali con appena un contributo di 32.000 voti di Forza Italia a Imperia, ma un anno appena dopo, per le politiche, F.I. a Imperia risale a 47.000 voti..un fatto singolare diciamo. Se ne potrebbe dedurre che a Biasotti sia venuto meno il sostegno di Claudio Scajola…e, conclude Castellaneta, se Biasotti non è gradito dall’elettorato imperiese o a chi per esso sarebbe meglio alle prossime elezioni puntare su Enrico Musso e cambiare quindi cavallo.