ATTUALITA’
Ottobre 15th, 2007 Riccardo Fucile ESCLUSIVA…
DOMENICA ELEZIONI DEL PARTITO DEMOCRATICO… MA IL PREMIO PIU’ ADATTO VELTRONI LO RICEVERA’ IL 7 DICEMBRE ALL’OSPEDALE DI SANTA MARIA DELA SCALA A SIENA
Pronti via…domenica prossima in 475 collegi sparsi in tutta Italia, con ben 2.000 liste per l’elezione della assemblea nazionale, 12.000 seggi e 35.000 candidati avrà luogo la più inutile delle kermess elettorali della storia politica italiana….verrà eletto il leader del Partito Democratico, quello che le segreterie dei Ds e della Margherita hanno già scelto 4 mesi fa per capirci, il buonista Veltroni. Scelta calata dall’alto e imposta da chi fa di necessità virtù, visto il crollo verticale dei consensi nei confronti del Governo, si giocano la carta del pseudo rinnovamento di facciata ( beh potevano trovarne una migliore in effetti…). D’Alema e’ antipatico? Fassino è cotto? Prodi è odiato? Rutelli è imbalsamato come nel museo delle cere di Londra? Donne non ce ne sono? E allora avanti il Walter dell’effimero, poeta soave, regista di se stesso, il nulla elevato ad arte pura, il buono dei film americani per la famiglia, l’amico delle dive in cerca di scritture.
Qualche accorgimento congressuale per aumentare il numero dei votanti: votano i 16enni , votano gli stranieri con permesso di soggiorno, l’obolo da 5 eurini viene ridotto a 1 eurino (siamo alla liquidazione già …). Continua »
Per come era stata organizzata (treni speciali, 1.100 bus da tutta Italia, “precettazioni” degli iscritti e dei dirigenti locali) non avevamo dubbi sulla riuscita della manifestazione indetta sabato scorso a Roma dai vertici di Alleanza nazionale. La presenza di oltre 300.000 persone nei tre cortei confluiti al Colosseo non meraviglia chi in passato aveva visto, ai tempi del MSI di Almirante, confluire nella capitale anche 150.000 manifestanti ( e allora il MSI prendeva un terzo dei voti di AN)…Ben ha fatto AN a “mostrare i muscoli” in un passaggio politico delicato per il ruolo che intende darsi nell’ambito del Polo delle Libertà , di cui è il secondo partito per consensi elettorali. Certamente ha fatto male ad aspettare 11 anni per riproporsi da sola in un contesto del genere, come sicuramente è un errore non indire da oltre 6 anni un Congresso vero, dove dibattere e definire una linea e una strategia politica discussa e condivisa dalla base. Se AN in questo decennio ha sempre oscillato intorno a una percentuale del 12 per cento (con pochi alti e molti bassi) lo si deve a molti fattori: una linea politica spesso appiattita su Forza Italia, le oscillazioni ondivaghe di Fini ( sulle valutazioni del fascismo, sulla procreazione assistita, sul voto agli immigrati, sul pericolo islamico, ecc.), una classe dirigente di “colonnelli” presi più dal servilismo che da assunzioni di responsabilità , cosicchè alla fine, dopo aver tentato aggregazioni diverse (da Fisichella ai ex DC come Publio Fiore, da Rebecchini ad Alessandra Mussolini, da Mariotto Segni a Gustavo Selva , per fare solo qualche esempio),