Dicembre 11th, 2009 Riccardo Fucile
AL VERTICE DEL PPE A BONN IL PREMIER PARLA DI UN ARGOMENTO NUOVO: I GIUDICI CHE LO ACCUSANO E LA CORTE COSTITUZIONALE CHE FA POLITICA… FINI E NAPOLITANO LO RICHIAMANO E LUI REPLICA DI ESSERE STANCO DELLE IPOCRISIE: “HO LE PALLE E CAMBIERO’ LA COSTITUZIONE”…. SIAMO ALLA FRUTTA
Ormai è una ossessione: anche il palco del congresso del Partito popolare europeo a Bonn, dove si dovrebbero trattare temi internazionali e che possano quindi interessare i vari esponenti territoriali del partito, diventa occasione per l’ennessimo attacco ai giudici italiani.
Berlusconi pare in crisi di astinenza, per due giorni forse si è dedicato in silenzio a studiare con Ghedini e Alfano lo scibile giuridico del legittimo impedimento, del processo breve, del lodo Alfano per via costituzionale e ora che ha un microfono non resiste alla tentazione di overdose mediatica.
Incurante degli sguardi stupiti della Merkel e di altri autorevoli esponenti del Ppe, parte la solita colonna sonora: “La sovranità appartiene al popolo, il parlamento fa le leggi ma se non piacciono al partito dei giudici questo si rivolge alla Corte Costituzionale e la Corte abroga la legge”.
E continua: “Stiamo studiando di cambiare la Costituzione”.
Ce n’è anche per la Corte Costituzionale: “Non è più un organo di garanzia, ma un organo politico, 11 su 15 giudici sono di sinistra e ci sono stati tre Presidenti della Repubblica di sinistra”.
Invece che stare zitto e preparare il pateracchio del legittimo impedimento, coglie l’occasione peggiore per dare una pessima immagine: quella di chi vive nell’ossessione e nella paura di una condanna.
Forse i sondaggi lo danno in calo e il nervosismo cresce, ma commette un errorre madornale per concetti , tempi e luoghi.
Se la Merkel imbarazzata si trincera dietro un “no comment”, Fini rileva: “La sovranità appartiene certamente al popolo, ma il presidente del Consiglio la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione ed essa indica chiaramente anche il ruolo di garanzia esercitato dalla Corte Costituzionale”.
Fini aggiunge che le parole di Berlusconi non possono essere condivise e lo invita a precisare meglio il suo pensiero e a chiarire.
Il premier a stretto giro commette un altro errore e replica: “Non c’è nulla da chiarire, basta con le ipocrisie. Dove si trova uno forte e duro, con le palle come Silvio Berlusconi?” Continua »
argomento: Berlusconi, Giustizia, governo, Parlamento, PdL, Politica | 2 commenti presenti »
Dicembre 10th, 2009 Riccardo Fucile
I PENTITI SONO IMPORTANTI PER LA GIUSTIZIA, MA PERCHE’ NON SI PENTONO MAI PRIMA DI ESSERE ARRESTATI?….LO STATO PAGA LORO FINO A 4.000 EURO AL MESE, AFFITTO, PROTEZIONE E NUOVA IDENTITA’….SONO UN MIGLIAIO E COSTANO 60 MILIONI DI EURO L’ANNO
Sinceramente non amiamo molto i pentiti, preferiamo chi si assume le proprie responsabilità
di ciò che fa nella vita, anche se ci rendiamo conto che per le indagini sulla mafia & Co. la loro collaborazione riveste un ruolo importante. Mentre ammettiamo che uno possa pentirsi dei crimini che ha commesso, ci chiediamo come mai costoro non si pentano mai prima, ma solo dopo essere arrestati, una forma assai originale di pentimento che non nasce da una presa di coscienza e da una dissociazione reale, ma solo da convenienza.
Per arrivare a casi limite tipo quello di Felice Maniero, l’ex boss della mala del Brenta, detto anche Faccia D’Angelo, che dopo aver guidato una ventina di affiliati alla sua banda per anni, una volta arrestato si è pentito e ha fatto da delatore nei confronti dei suoi uomini.
Arrivando all’assurdo che, lui che li comandava, se l’è cavata e lo Stato gli ha pure pagato la plastica facciale, mentre la manovalanza è finita in galera.
Per fare un esempio di mafia, invece, come non ricordare il caso di Giovanni Brusca, “lo scannacristiani”, colui che ha sciolto nell’acido il piccolo Di Matteo e assassinato 104 persone ( dicasi 104).
Arrestato il 20 maggio del 1996, decide di collaborare e fa comminare ad altri mafiosi decine di ergastoli.
Lui se la cava con 20 anni, ma nel dicembre del 2002, ovvero 6 anni dopo, esce già in permesso premio. Ne ha già avuti otto fino ad oggi.
Ma come funziona il trattamento riservato ai pentiti?
Quando un ex criminale decide di parlare, comincia a rilasciare dichiarazioni ai pubblici ministeri, i quali raccolgono le rivelazioni e dispongono le verifiche del caso.
Se gli esiti sono positivi, inoltrano la proposta di ammissione al programma di protezione alla Direzione distrettuale antimafia; la pratica viene poi girata alla Commissione Centrale, composta da due magistrati e da cinque rappresentanti delle forze dell’ordine (presieduta attualmente dal sottosegretario Mantovano). Se la Commissione dà l’ok, il pentito viene certificato e messo in sicurezza: nei primi sei mesi viene continuamente spostato insieme ai parenti, considerati in pericolo. Continua »
argomento: criminalità, Giustizia, mafia, Politica | 1 Commento »
Dicembre 10th, 2009 Riccardo Fucile
“ENTRO NATALE TUTTI I TERREMOTATI AVRANNO UNA CASA” PROMISE BERLUSCONI….ECCO LA REALTA’: 20.027 SONO ANCORA IN ALBERGO, CASERME O CASE PRIVATE, SU 4.600 ALLOGGI PREVISTI DAL PROGETTO CASE CONSEGNATI SOLO 2.737…. LE MACERIE SONO LE STESSE DI OTTO MESI FA…SU 7.906 PROGETTI PER RIPARARE LE CASE ACCORDATI SOLO 930 CONTRIBUTI DEFINITIVI
Lo avevamo promesso a suo tempo e ritorniamo sul tema a fine anno, ponendoci l’interrogativo: Berlusconi ha mantenuto la promessa che “entro Natale tutti i terremotati avranno una casa”?
Dopo aver detto che avrebbero avuto un tetto entro metà settembre, poi a novembre e infine a Natale, la triste constatazione è che si è trattata dell’ennesima promessa non mantenuta.
Come avevamo ampiamente previsto e denunciato: se si fosse scelta la strada dei casette prefabbricate in legno, ordinandole otto mesi fa, a settembre tutte sarebbero state pronte.
Si è voluto optare per la soluzione da smargiassi del “progetto Case” (che chiaramente richiede più tempo ma si “vende” meglio in Tv) e il progetto ha fatto flop.
Come ora Bertolaso, ormai prossimo alla pensione e libero di dire qualche verità in più, ha dovuto ieri ammettere ai media, incolpando i fornitori.
Ma era evidente a tutti che i tempi non sarebbero mai stati quelli promessi, in quanto incidono troppi fattori, ivi compresi le condizioni ambientali e meteo.
Si sono fatte promesse sapendo che non si sarebbe stati in grado di mantenerle, quando sarebbe bastato dire la verità : i tempi sono quelli di tutti i terremoti precedenti, anzi peggio rispetto agli ultimi.
I primi moduli provvisori abitativi che sono stati messi a disposizione dei terremotati collocano infatti l’Abruzzo al quarto posto come tempestività rispetto ad altri eventi sismici italiani.
Quindi nessun Superman, solo normale (ed efficiente) prassi della Protezione civile.
Per chi avesse dei dubbi, facciamo parlare i numeri, dati ufficiali come sempre.
Primo dato: quanti sono i terremotati ancora fuori casa? Sono 20.027, di cui 11.185 in alberghi della costa, 7.292 in case private, 1.550 nelle caserme di Coppito e di Campomizzi. Destinati a restarci a lungo.
Secondo dato: il progetto Case (quelle prefabbricate “con Tv e frigo pieno”) prevedeva entro Natale la consegna delle chiavi di 4.600 alloggi.
Ne sono stati consegnati 2.737, non si è tenuta affatto la media di 300-400 alloggi alla settimana come promesso, ma molti meno. Continua »
argomento: Berlusconi, governo, terremoto | Commenta »
Dicembre 10th, 2009 Riccardo Fucile
NELLA FINANZIARIA TREMONTI HA PRELEVATO 3,1 MILIARDI DI TFR DALLE CASSE DELL’INPS PER PASSARLI AL TESORO E UTILIZZARLI PER LE SPESE CORRENTI… UN DOMANI DOVRA’ RESTITUIRLI: NON SONO ENTRATE, MA UN ARTIFICIO CONTABILE….PADOA SCHIOPPA FECE LA STESSA COSA PER 6 MESI E IL PDL GRIDO’ ALLO SCIPPO: PERCHE’ ORA DOVREMMO GOIRE?
Essendo tra i pochi che ritengono che in politica la coerenza rivesta ancora una importanza
rilevante, certe operazioni di maquillage contabile non ci sono mai piaciute, chiunque le metta in essere.
Anche perchè siamo abituati a spendere i soldi nostri se ne abbiamo la possibilità , non facciamo acquisti con i quattrini degli altri.
Ma evidentemente in tempi di finanza creativa, di fronte a una finanziaria senza il becco di un euro, con le sole entrate dei grandi evasori premiati con l’anonimato e lo scudo fiscale ( 3,7 miliardi previsti), il governo ha pensato bene di attingere ad altre fonti.
Così, con una semplice partita di giro, ha prelevato 3,1 miliardi di Tfr, ovvero i soldi delle liquidazioni che i lavoratori avevano lasciato all’Inps, per intestarli al Tesoro e spenderli.
In attesa un domani di restituirli con gli interessi.
Non soldi propri, insomma, ma un esproprio governativo.
Praticamente si tratta degli accantonamenti per il Tfr lasciati in azienda dai lavoratori delle imprese con più di 50 addetti. Quattrini che, in assenza del maxiemendamento di Tremonti, i lavoratori avrebbero ancora potuto versare a un fondo pensioni di loro scelta oppure lasciarlo in azienda.
Ora non sarà più possibile, in quanto i soldi sono stati trasferiti a un fondo di tesoreria.
Con una caratteristica perlomeno anomala: prima figuravano a debito dell’azienda, ora diventeranno delle entrate dello Stato senza però essere contestualmente iscritte anche a debito ( visto che vanno restituiti).
Quindi, escludendo che lo Stato se li freghi, vuol dire che prima o poi lo Stato dovrà restituire i quattrini, pagando gli interessi.
Così facendo l’unica possibilità è che si pagheranno nel futuro nuove tasse per saldare l’odierno esproprio. Continua »
argomento: economia, finanziaria, governo, Lavoro, Parlamento, PdL, Politica | Commenta »
Dicembre 10th, 2009 Riccardo Fucile
GRAZIE A TUTTI VOI
Ieri abbiamo nuovamente superato quota 1.400 visite giornaliere, l’ennesimo traguardo che voi tutti, con il vostro interesse e il vostro affetto, ci avete permesso di raggiungere.
Lo abbiamo fatto in un momento pre-natalizio, dove è meno pressante l’interesse verso i temi della politica e le polemiche che ne derivano.
E’ anche il successo di una linea politica coerente che premia i contenuti e l’etica di una destra sociale, moderna, che guarda al futuro.
Ci siamo fatti tanti nemici anche nel centrodestra, con la nostra indipendenza?
L’onestà ha il suo prezzo, il non guardare in faccia nessuno i suoi costi, non siamo i primi a pagare e non saremo gli ultimi.
Li abbiamo messi in conto, se fossimo diversi avremmo fatto altre scelte tanti anni fa, quando a qualcuno è bastato rinnegare le proprie idee e sedersi a tavola per trovare un ricco menù di cui servirsi.
Noi serviamo solo il nostro popolo, non i potenti, cerchiamo di dare una speranza ai nostri giovani, non li vendiamo per un posto al sole.
Forse per questo siamo ormai tra i primi siti italiani di area, quanto a visitatori, e siamo monitorati costantemente da ministeri, parlamento, persino dalla presidenza del Consiglio e della Repubblica, da partiti politici, enti locali, giornali e media.
Rappresentiamo una destra che non ha padroni e che dice quello che pensa, che stigmatizza quello che non va.
E’ vero, non guardiamo in faccia nessuno, perchè chi si definisce di destra deve dimostrarlo nei fatti e con il comportamento, non bastano le parole. Troppo comodo definirsi moralizzatori e poi lucrare nei bassifondi della politica. Continua »
argomento: destradipopolo, Politica, radici e valori | 3 commenti presenti »
Dicembre 9th, 2009 Riccardo Fucile
L’ASSESSORE DELLA LEGA ORA SI DIMETTA, INVECE CHE SCARICARE LA COLPA SUI VIGILI: FORTI COI DEBOLI E DEBOLI COI FORTI ?…I POVERI AIUTATELI, INVECE CHE RUBARGLI LE MONETINE DI TASCA….
Recco rischia di diventare famosa non solo per la squadra di pallanuoto e la focaccia al
formaggio: da un paio di giorni è al centro di una polemica che travalica il contesto locale.
Amministrata da una giunta di centrodestra (con un assessore leghista addetto alla sicurezza), la tranquilla cittadina rivierasca è stata scossa da una vicenda penosa per la classe politica locale che la dice lunga sulla nefasta presenza della Lega in certe amministrazioni locali.
Domenica scorsa, davanti alla chiesa dei frati francescani, una povera donna 50enne di origine maghebina, di nome Salima, chiede l’elemosina senza disturbare nessuno.
I fedeli che escono dalla chiesa vedono la poveretta che aveva raccolto qualche spicciolo alle prese con i vigili della locale sezione che le contestano il reato di accattonaggio, in base a una recente ordinanza che prevede la multa di 50 euro e il sequestro del corpo del reato.
Di fronte “all’efferatezza del crimine” i vigili sequestrano le monete e staccano la multa.
Salima non sa leggere e a Recco ci va di rado, nulla sapeva dell’ordinanza, implora di non farle la multa, i vigili tentennano, probabilmente chiamano l’assessore per sapere che fare.
Nel frattempo esce dalla chiesa padre Ilario, guardiano del convento, e cerca di convincere inutilmente i i vigili a soprassedere: alla fine prende lui il bollettino, la multa la pagherà lui.
I fedeli assistono indignati a questa “brillante e incisiva” azione di polizia urbana, contro il crimine “disorganizzato”, dei dipendenti dell’assessore leghista che tanto ha voluto l’ordinanza: la notizia fa il giro di Recco e finisce sui giornali locali e non.
Evidentemente il sindaco, Dario Capurro, fiuta l’aria e, memore dei suoi trascorsi “sociali” (ex Msi), ritiene che occorra porre rimedio alla brutta figura fatta e annuncia che la multa la pagherà lui. Continua »
argomento: Centrodestra in Liguria, denuncia, Genova, Giustizia, LegaNord, PdL, Politica, povertà, Sicurezza | Commenta »
Dicembre 9th, 2009 Riccardo Fucile
LE NAVI CHE AVEVANO RESPINTO GLI IMMIGRATI NEL CANALE DI SICILIA SENZA VERIFICARE A TERRA IL DIRITTO DI ASILO HANNO COMMESSO UN ILLECITO…. LA PROCURA DI SIRACUSA CONTESTA LA VIOLENZA PRIVATA E LA VIOLAZIONE DELLE NORME SULL’IMMIGRAZIONE… LA SCONFITTA DI MARONI E COMPAGNI DI MERENDE
Lo avevamo scritto a chiare lettere già un anno fa: la politica di “respingimenti” attuata dal governo italiano che era arrivata al punto di riportare in Libia, con le proprie motovedette, i disperati che sui barconi cercavano di raggiungere le coste siciliane, era illecita sulla base delle norme internazionali.
Erano piovute già allora critiche da tutto il mondo civile, dalla Ue, dalle organizzazioni umanitarie, ma a nulla erano valse di fronte all’ottusità giuridica di Maroni e compagni di merende.
Perchè la legge parla chiaro, allora come ora: i profughi vanno soccorsi, fatti salire a bordo, portati nel porto più vicino, ospitati nei centri di accoglienza e solo lì si potranno verificare eventuali richieste di asilo politico da parte di chi le avanzerà .
Chi proviene da zone di guerra, chi è perseguitato politico, da che mondo è mondo, ha diritto di chiedere asilo politico (nel caso eritrei, somali, ad esempio).
Non puoi respingere in mare donne a bambini, malati e disperati che fuggono dai loro Paesi, senza prima verificare i diritti sanciti dalle leggi e dai trattati internazionali.
Non siamo la “repubblica delle banane”, per intederci, dove basta fare un accordo con un Paese non democratico ( la Libia) dove non vengono rispettati neanche i diritti civili, dove gli oppositori vengono eliminati e magari regalargli pure 5 miliardi per il “lavoro sporco”, e pensare che tale intesa possa passare sopra decenni di civiltà giuridica.
Una operazione stupida, tra l’altro, perchè una volta a terra puoi sempre verificare il diritto o meno all’asilo politico, sulla base dei Paesi di provenienza, e chi non ha le carte in regola lo rimandi a casa.
Invece per dimostrare, a scopi vergognosamente elettolari, che prevale la “linea dura”, quasi che essere dei “disperati su un barcone” equivalga a chissà quale feroce delitto, ci siamo distinti per la violazione delle leggi, oltre che per la mancanza di umanità .
Qualcuno invece che linea dura si è preso ora due bei schiaffoni sul muso, così impara a rispettare le leggi. Continua »
argomento: Giustizia, governo, Immigrazione, LegaNord, Politica | Commenta »
Dicembre 9th, 2009 Riccardo Fucile
PESANTE COMUNICATO DEL COISP, SINDACATO DI POLIZIA DI DESTRA: “LA CATTURA DEI MAFIOSI E’ SOLO MERITO DEGLI AGENTI, NON CERTO DI UN GOVERNO CHE SE NE APPROPRIA E CHE OSTACOLA IL CONTRASTO ALLA CRIMINALITA'”…. “A PALERMO I COLLEGHI RICICLANO PERSINO LA CARTA E I MINISTRI POI FANNO I SORRISI IN CONFERENZA STAMPA”
Da queste colonne lo sosteniamo da tempo, le forze dell’ordine stanno facendo un lavoro
straordinario nel contrasto alla criminalità , nonostante Maroni, nonostante questo Governo che si definisce di destra, ma poi nei fatti, quei “fatti” tanto cari al premier, ha saputo solo tagliare di 3 miliardi i fondi per la sicurezza e proporre un rinnovo di contratto vergognoso agli agenti.
Ora Maroni si appropria pure dei successi contro la mafia e casualmente gli arresti servono al premier per “togliere spazio” sui media a Spatuzza e ai suoi processi.
Ecco il durissimo comunicato del sindacato di polizia Coisp:
“La cattura dei due super-latitanti di Cosa nostra, Gianni Nicchi e Gaetano Fidanzati, che segue di pochi giorni l’arresto del boss Mimmo Raccuglia, rappresenta un nuovo, straordinario successo della Polizia e della Polizia soltanto, non certo di un governo che si appropria di meriti non suoi e che anzi ostacola nei fatti, con i tagli alle risorse, il contrasto alla criminalità organizzata.
Queste brillanti operazioni di servizio sono state possibili solo grazie allo spirito di sacrificio e al senso del dovere di colleghi valorosi, come quelli della Squadra Catturandi della Mobile di Palermo e Milano, ma anche di tanti altri uffici e uomini anonimi nei nomi, ma non nei fatti, che continuano a lavorare senza mezzi e strumenti adeguati.
I continui tagli da parte del governo al comparto della Sicurezza costringono i poliziotti ad anticipare le spese per il carburante, per gli appostamenti, per i computer, per la carta, per le missioni. Continua »
argomento: criminalità, denuncia, governo, Politica, polizia, Sicurezza, sindacati | 1 Commento »
Dicembre 8th, 2009 Riccardo Fucile
UNA RICERCA DENUNCIA CHE IN CELLA MUOIONO OGNI ANNO 150 DETENUTI: UN TERZO CLASSIFICATI COME SUICIDI, UN TERZO COME “CAUSE DA ACCERTARE”….ALMENO TRENTA CASI MERITEREBBERO APPROFONDIMENTI DA PARTE DELLA MAGISTRATURA…MORTI PER INFARTO CON LA TESTA SPACCATA E SUICIDI CON EMATOMI SUL CORPO
Il caso di Stefano Cucchi ha acceso un faro sulle morti sospette in cella, ma pochi sanno che ogni anno nelle carceri italiane muoiono in media 150 detenuti per cause non sempre certe.
“Ristretti orizzonti”, nel suo dossier “Morire in carcere”, elenca ben 30 casi che si sono verificati dal 2002 ad oggi che meriterebbero “approfondimenti” da parte della magistratura.
Alcune foto allegate mostrano “immagini che parlano da sole, come morti per infarto con la testa spaccata e per suicidio con ematomi e contusioni in varie parti del corpo”.
Perchè si muore in cella?
Dal 2000 ad oggi i decessi sono stati 1.531, di cui 545 per suicidio, un altro terzo per cause riconosciute come naturali e il restante terzo “per cause da accertare”.
Nel 2008 i suicidi rilevati dall’Amministrazione penitenziaria sono stati 46, quest’anno siamo già a 61.
Tra i tanti casi sospetti elencati da “Ristretti Orizzonti” anche quello di Manuel, 22 anni, morto il 25 luglio 2008 nel carcere genovese di Marassi.
Alla mamma aveva scritto: “Qui in carcere mi ammazzano di botte e mi riempiono di psicofarmaci, sto male”. Continua »
argomento: denuncia, Giustizia, Politica | 1 Commento »