IL SINDACATO DI POLIZIA ATTACCA IL GOVERNO: “BASTA COMPLIMENTI, DATECI RISORSE E MEZZI”
PESANTE COMUNICATO DEL COISP, SINDACATO DI POLIZIA DI DESTRA: “LA CATTURA DEI MAFIOSI E’ SOLO MERITO DEGLI AGENTI, NON CERTO DI UN GOVERNO CHE SE NE APPROPRIA E CHE OSTACOLA IL CONTRASTO ALLA CRIMINALITA'”…. “A PALERMO I COLLEGHI RICICLANO PERSINO LA CARTA E I MINISTRI POI FANNO I SORRISI IN CONFERENZA STAMPA”
Da queste colonne lo sosteniamo da tempo, le forze dell’ordine stanno facendo un lavoro straordinario nel contrasto alla criminalità , nonostante Maroni, nonostante questo Governo che si definisce di destra, ma poi nei fatti, quei “fatti” tanto cari al premier, ha saputo solo tagliare di 3 miliardi i fondi per la sicurezza e proporre un rinnovo di contratto vergognoso agli agenti.
Ora Maroni si appropria pure dei successi contro la mafia e casualmente gli arresti servono al premier per “togliere spazio” sui media a Spatuzza e ai suoi processi.
Ecco il durissimo comunicato del sindacato di polizia Coisp:
“La cattura dei due super-latitanti di Cosa nostra, Gianni Nicchi e Gaetano Fidanzati, che segue di pochi giorni l’arresto del boss Mimmo Raccuglia, rappresenta un nuovo, straordinario successo della Polizia e della Polizia soltanto, non certo di un governo che si appropria di meriti non suoi e che anzi ostacola nei fatti, con i tagli alle risorse, il contrasto alla criminalità organizzata.
Queste brillanti operazioni di servizio sono state possibili solo grazie allo spirito di sacrificio e al senso del dovere di colleghi valorosi, come quelli della Squadra Catturandi della Mobile di Palermo e Milano, ma anche di tanti altri uffici e uomini anonimi nei nomi, ma non nei fatti, che continuano a lavorare senza mezzi e strumenti adeguati.
I continui tagli da parte del governo al comparto della Sicurezza costringono i poliziotti ad anticipare le spese per il carburante, per gli appostamenti, per i computer, per la carta, per le missioni.
In segno di “gratitudine”, a questi colleghi non vengono neppure pagati gli straordinari.
Se ancora non è chiaro in quale stato pietoso versi l’apparato della Sicurezza, ecco una notizia che lascia agghiacciati.
Il reparto scorte di Palermo non ha più la carta per stampare gli ordini di servizio, tanto da essere costretto a riciclare vecchi fogli, annullandone il fronte e stampando sul retro (cosa che avviene in tutti gli uffici di Polizia, utilizzando le liste degli arresti domiciliari, delle sanzioni disciplinari, degli atti di polizia giudiziaria, alla faccia della riservatezza).
Al reparto scorte di Palermo, tra quei mucchi di fogli di carta, un collega ha recuperato l’originale dell’ordine di servizio del 23 maggio 1992, il giorno della strage di Capaci.
In quel foglio ci sono gli uomini della scorta di Giovanni Falcone, uccisi sull’auostrada, insieme al magistrato e a sua moglie.
Il vero contrasto alla mafia non può che partire dal rispetto dei servitori dello Stato che hano dato la vita combattere la criminalità .
Un rispetto che deve essere dimostrato coi fatti, investendo sul comparto sicurezza, dotando le forze di polizia di risorse, uomini e mezzi adeguati, garantendo la sicurezza sul lavoro e non certo affannandosi negli stanchi rituali dei “complimenti” alle forze del’ordine e dei sorrisi in conferenza stampa”.
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