DILAGANO IN TUTTO IL MONDO LE DISCOTECHE “SOLO DONNE”, DOVE I MASCHI NON SONO ACCETTATI: SI INIZIA A BALLARE ALLE 18 E NON ESISTE DRESS CODE (CI SI PUO’ PRESENTARE ANCHE IN TUTA O CON IL CLASSICO “STILE DA GATTARA”)
I PRIMI SPAZI PER SOLE DONNE SONO NATI NEGLI STATI UNITI, POI LA MODA È ARRIVATA IN EUROPA E PERSINO IN ITALIA – NEGLI USA LE SERATE SONO SOLD OUT
Le regole d’ingaggio della discoteca “women only” sono sempre le stesse: si inizia a ballare alle sei, massimo sette, del pomeriggio per essere riposate e fresche la mattina dopo, quando c’è da badare ai figli o andare al lavoro. Entrano solo le donne e le persone che si identificano come donne. Non esiste un dress code: ci si può presentare con gli strass o in tutona, nulla cambia
Musica vintage o da millennial nostalgica: classiconi degli anni Ottanta e Novanta, al massimo si arriva ai primi Duemila. Altra caratteristica comune: che siano a New York o Parigi, Brisbane o Roma, i party per donne collezionano un sold out dopo l’altro.
Negli Stati Uniti l’idea è di Laura Baginski e Susie Lee, che si auto-descrivono come «due amiche di lunga data che si sono incontrate alla rimpatriata del liceo» e «chiacchierando di maternità e carriera» hanno realizzato quanto a entrambe mancasse ballare, ma quanto fosse per loro ormai impossibile.
Da un piccolo evento da un centinaio di persone organizzato nella loro città, Chicago, si è trasformato in fretta un lavoro a tempo pieno e in un marchio – Earlybirds Club – che ora propone lo stesso pacchetto in giro per il mondo. Il claim: party per donne che hanno shit to do, “roba da sbrigare”, la mattina.
La discoteca al pomeriggio in Australia si chiama DiscoClub e l’hanno creata due podcaster, Sarah Wills e Lise Carlaw, che spiegano: «Lo scopo non è togliere lo spazio agli uomini, ma offrire alle donne uno spazio che mancava». In Germania è “Mama Geht Tanzen”, “Mamma va a ballare” e nel Regno Unito “Mums That Rave”, comunità creata dalla produttrice discografica Nikki Beatnik. A Parigi i party “Diva” si fanno al Club Raspoutine, accanto agli Champs-Elysees.
Anche l’Italia ha il suo tardo pomeriggio in discoteca: si chiama “Non farcela party” e l’hanno organizzato Francesca Fiore e Sarah Malnerich, autrici e fondatrici di “Mamma di Merda”.
Se i party per donne hanno così tanto successo vuol dire che di uno spazio al femminile che somigli a calcetto, fanta calcio, club della caccia o qualsiasi altro passatempo-da-maschi ne avevamo bisogno.
(da La Stampa)
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