A MARONI HANNO TAGLIATO LA CORRENTE
IN LIBIA RIMANE 30 MINUTI CHIUSO IN ASCENSORE E TOPPA L’APPUNTAMENTO COL GOVERNO, IN PARLAMENTO VA TRE VOLTE KO SUGLI IMMIGRATI… SETTE DEPUTATI CLANDESTINI DEL PDL LO IMPALLINANO… CASTELLI PARLA DI FRANCHI TIRATORI… SEMPRE MEGLIO DEI FALSI IMBONITORI
Povero Maroni, era andato in Libia per firmare il protocollo di intesa col Governo libico per i finanziamenti di 5 miliardi di dollari che regaleremo a Gheddafi fino al 2020 in cambio del promesso pattugliamento delle coste in funzione anti-sbarchi dei clandestini ( quello che aveva già siglato in estate Berlusconi a Bengasi e che non necessitava in realtà di alcuna controfirma, in quanto non ci risulta che a Silvio si stato nominato un tutore), si era già sistemato il fazzolettino verde d’ordinanza nella giacchetta per presentarsi in forma presso il ministero libico e che gli succede?
Insieme al suo staff non rimane bloccato nell’ascensore dell’albergo per 30 minuti, prima di venire riportato alla ragione, pardon al piano?
Toppa così l’appuntamento, cui arriva trafelato e con un’ora di ritardo: che anche lassù qualcuno non lo ami, oltre a tanti in Terra?
Neanche a farlo apposta, proprio mentre rivendicava a proprio merito anche questa intesa capestro e delle cui efficacia verificheremo la sostanza nel tempo, che succedeva al Senato?
Sono da poco passate le otto di sera quando si concentrano e si consumano in pochi minuti le inquietudini che negli ultimi mesi hanno attraversato i non sempre facili rapporti tra Pdl e Lega. Con la maggioranza che incappa nel fuoco amico di 7 franchi tiratori e va sotto per ben tre volte sul ddl sicurezza, bocciano guarda caso due delle norme che stavano a cuore a Maroni. Primo: il tempo massimo di permanenza degli extracomunitari nei Cie resta di 60 giorni e non sarà portato a 18 mesi come voleva il ministro dell’Interno.
Secondo: viene abrogata la norma che imponeva come condizione per chiedere il ricongiungimento familiare che questi ultimi fossero regolarmente soggiornanti in Italia da almeno 5 anni.
Uno smacco per il Caroccio se solo due giorni fa Maroni non esitava a “dare per scontato” il via libera del Parlamento in tempi brevi. Tempi che ora si allungano perchè la norma dovrà essere riproposta alla Camera.
Ma l’uno-due di Palazzo Madama è il segnale di una sempre più evidente insofferenza di alcune aree del Pdl con le posizioni del Caroccio che “ha il vizio di far proprio qualunque (presunto) buon risultato che il governo porti a casa”.
Qualcuno ha mandato un segnale chiaro e forte ( solo il primo) a Bossi e compagni, la concorrenza al nord è iniziata.
Il Carroccio intanto, per bocca di un irritato Roberto Castelli punta il dito contro “il ritorno dei franchi tiratori di memoria Dc”, un riferimento che molti hanno ricondotto alla polemica degli ultimi giorni tra Beppe Pisanu e Maroni.
Con il primo a dire che non si può affrontare l’emergenza immigrazione “con l’orecchio teso alle voci delle osterie della Bassa padana” e il secondo a rinfacciargli di essere buonista.
In realtà i 7 franchi tiratori sono solo la punta dell’iceberg di un diffuso malcontento tra le file del Pdl che diffidano dei “falsi imbonitori” e mal digeriscono le brutte figure che Maroni ha fin qui rimediato a raffica sia a livello europeo che interno.
Fa solo fare chiacchiere ed è pure presuntuoso, dicono in sostanza molti, spacciando annunci miracolosi in Tv a cui non seguono mai fatti reali e concreti.
Uno spot elettorale continuo pro gonzi leghisti, ma i cui nodi stanno venendo al pettine.
Per la cronaca è passata la tassa da 80 a 200 euro per il rinnovo del permesso di soggiorno, ma solo perchè, finita la votazione in perfetta parità , il regolamento prevedeva la sconfitta dell’emendamento che lo voleva eliminare.
Al primo ricorso legale, cadrà anche questo come una pera cotta, visto che già si pagano 72 euro per il rinnovo. Non si sommano due tasse per lo stesso motivo…
Sempre per la cronaca, ricordate che da Lampedusa “nessun clandestino si sarebbe mai mosso fino al rimpatrio diretto dall’isola? Ebbene circa 110 sono stati spostati in un altro Cpa nel Lazio. Come volevasi dimostrare…
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