A MILANO FUORI SERVIZIO 157 VETTURE DELLA POLIZIA SU 250
LO DENUNCIANO I SINDACATI DI POLIZIA: IL 60% DELLE AUTO SONO FERME IN OFFICINA PERCHE’ MANCANO I SOLDI PER LE RIPARAZIONI O PERCHE’ IN ATTESA DELLA ROTTAMAZIONE…DISPONIBILI SOLO 9 FUORISTRADA SU 21, SOLO 7 BLINDATI SU 19 E SOLAMENTE 8 FURGONI DAILY SU 17….E’ QUESTA LA POLITICA SULLA SICUREZZA DI MARONI?
Quattro vetture su dieci “ferme ai box”, in attesa che arrivino i soldi per la riparazione. Due su dieci ridotte così male da risultare inutilizzabili e pronte per essere tolte dal servizio.
E solo le rimanenti a disposizione degli agenti, costretti a fare i salti mortali per pattugliare la città , E’ un quadro che ha dell’incredibile, ma che purtroppo ben descrive le condizioni di grave precarietà in cui la polizia milanese versa ormai da tempo, quello che riguarda lo stato di salute delle auto a disposizione della Questura di Milano.
A lanciare l’allarme sono i sindacati di polizia, annunciando un sit in e una manifestazione di protesta il 2 marzo, di fronte alla Questura.
I sindacati denunciano da tempo le carenze di organico, di mezzi e di organizzazione che affliggono la polizia in città : “ Sono anni che facciamo i conti con la mancanza di razionalizzazione di uomini e mezzi, ma anzichè affrontare la situazione con un progetto organico che ci dica come lavorare per garantire la sicurezza, ci ritroviamo a fare i conti con provvedimenti come quello delle ronde dei militari”.
Quello che servirebbe sono invece risorse umane di qualità che consentano di riformare e riorganizzare l’attività per renderla più efficace sia nella fase di prevenzione, sia in quella di repressione. Se la polizia milanese è praticamente allo sbando è, infatti, soprattutto a causa delle carenze di organico tra i profili professionali fondamentali dal punto di vista dell’organizzazione, fronte sul quale “servirebbero almeno 50 sovraintendenti e ispettori, 30 funzionari e 10 dirigenti”.
Ma a pesare sull’attività è anche l’insufficienza dei mezzi.
Alla Questura di Milano 104 autovetture su 250 sono ferme in officina perchè mancano i soldi per le riparazioni.
E altre 53 sono in attesa di essere rottamane per gli eccessivi costi di riparazione.
Ma le cose non vanno meglio nemmeno in un nucleo impegnato sul fronte dell’ordine pubblico come il terzo reparto mobile.
In questo momento i suoi uomini possono infatti contare solamente su 9 dei 212 fuoristrada Discovery a disposizione del reparto, su 7 dei 19 blindati Ducato e su 8 dei 17 furgoni Daily da 10 posti, visto che gli altri mezzi sono fermi in officina o destinati ad altri territori.
Ciò non ha impedito alle forze dell’ordine di far fronte con enormi sacrifici alle esigenze operative, ma con molto affanno.
Maroni si inalbera quando viene messa in dubbio la reale operatività delle pattuglie, ma come si fa a dichiarare che è da irresponsabili segnalare la verità al popolo italiano? O non è forse più irresponsabile chi continua a dire che è “tutto sotto controllo” e fa finta di non sapere la verità ?
Che politica sulla sicurezza si potrà mai impostare sulle premesse di fare solo annunci e nessun atto concreto?
A dimostrazione di quanto sosteniamo da mesi: che Maroni è un bluff e prima se ne torna a casa e meglio è.
Nel centrodestra ci sono persone più idonee a gestire un ministero delicato come gli Interni.
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