A OTTOBRE SUL PALCOSCENICO LA LEOPOLDA DEGLI “AZZURRI”
SI TERRA’ A MILANO AL MOTTO “SVEGLIAILCENTRODESTRA”… UN MIGLIAIO LE ADESIONI ALL’APPELLO SUL WEB
La Leopolda del centrodestra si farà , anche se per ovvi motivi non si chiamerà così.
Il nome – provvisorio – è #svegliailcdx (sveglia il centrodestra), come l’hashtag che negli ultimi giorni sta spopolando su Twitter, grazie all’impegno di alcuni giovani che stanno provando a dare la scossa a un mondo, quello dei cosiddetti «moderati italiani», uscito con le ossa rotte dalle elezioni.
Tutto è nato con l’appello del direttore de La Cosa Blu, Lorenzo Castellani, lanciato su formiche.net .
Una «chiamata alle armi» che si è trasformata in un manifesto programmatico, pubblicato sul sito www.contrattoperilcentrodestra.it , che in una decina di giorni ha raccolto un migliaio di firme di sostegno.
Oltre a quelle di militanti e imprenditori, sono arrivate diverse adesioni anche dal mondo della politica.
Ad esempio quelle di Alessandro Colucci (coordinatore regionale lombardo di Ncd), Galeazzo Bignami (consigliere regionale emiliano di Forza Italia), Marco Tizzoni (consigliere regionale lombardo della Lega Nord) e tanti altri.
Una serie di endorsement trasversali che confermano come la manifestazione «non sarà di partito, ma di area», spiega Valerio Lamorte di Assodestra.
«La convention dovrebbe tenersi la prima settimana di ottobre a Milano – spiega ancora Lamorte – perchè è da lì, con la sconfitta della Moratti alle comunali, che è cominciato “ufficialmente” il declino del centrodestra».
Lo schema sarà in tutto e per tutto simile a quello della Leopolda renziana.
I vari «relatori» avranno al massimo cinque minuti a disposizione e a salire sul palco saranno esponenti dell’imprenditoria e dell’economia internazionale.
Adesioni «pesanti» sarebbero già arrivate ma, al momento, gli organizzatori hanno preferito non ufficializzarle.
Giù dal palco, invece, i parlamentari. «Se vorranno – insiste Lamorte – potranno venire ad assistere ai nostri lavori».
Probabile, inoltre, la presenza di alcuni rappresentanti delle organizzazioni giovanili dei repubblicani americani e dei conservatori inglesi, così siamo a posto.
Ma di cosa si parlerà nella Leopolda «azzurra»?
Una traccia la offre il manifesto pubblicato on line. «Il centrodestra – si legge – deve tornare a far ragionare in una logica aperta e unitaria tutti i partiti, i gruppi, le associazioni, i magazine, le persone che si riconoscono nell’area alternativa alla sinistra».
Partendo dalle riforme istituzionali in chiave presidenzialista, dall’impegno per un fisco equo, dalla lotta alla burocrazia e dal rinnovamento della classe dirigente con primarie a tutti i livelli. Leadership compresa.
Un po’ poco forse, ma in fondo basta accontentarsi .
Leave a Reply