ANCHE I TECNICI DELLA CAMERA CRITICANO LE COPERTURE PATACCA DEGLI 80 EURO
DOPO IL SENATO DUBBI ANCHE A MONTECITORIO: “SU IRPEF STIMATO UN TAGLIO INFERIORE DEL 10%”… COPERTURE NON STRUTTURALI, MA UNA TANTUM
Dopo i tecnici del Senato, anche quelli della Camera evidenziano alcuni rilievi sul decreto Irpef, che in attesa di essere convertito anche alla Camera ha già portato nelle buste paga di quasi 10 milioni di italiani gli ormai famosi 80 euro.
Tante e distinte le osservazioni fatte dal Servizio Studi di Montecitorio.
A partire, come già avevano fatto i colleghi di Palazzo Madama, dalla stima effettuata dal governo sul taglio dell’Irap.
Il 10% secondo Palazzo Chigi, meno secondo i tecnici della Camera.
“La riduzione del gettito in termini di competenza (stimato in 2.059 mln annui) corrisponde ad una quota inferiore al 10% (misura della riduzione introdotta dal dl in esame) del gettito Irap settore privato realizzato nel 2013 (24.813 mln)”, si legge nella relazione. In parole povere sarebbe stato messa in conto una riduzione delle entrate previste minore di quanto comporterebbe un taglio del 10% dell’Irap.
Che invece, secondo le stime della Camera che riprendendo quelle già fatte dal Senato, considerato il gettito 2013, dovrebbe essere di 2481 euro annui.
Effetti su Erario da rinvio Tasi
Non solo Irap però. I tecnici sollevano obiezioni anche sul rinvio della Tasi, inserito con un emendamento al decreto in conversione e poi replicato in un altro porvvedimento ad hoc approvato la scorsa settimana.
Lo slittamento potrebbe infatti non essere neutrale per il bilancio dello Stato ma è anzi “suscettibile di recare effetti finanziari”.
I tecnici sottolineano due punti in particolare.
Il primo riguarda gli interessi sulle anticipazioni corrisposte ai Comuni che hanno optato per il rinvio. “In proposito si segnala che, pur considerando che le somme erogate sono recuperate nel corso dell’anno, andrebbero prudenzialmente valutati gli effetti in termini di maggiori spese per interessi a carico del Bilancio dello Stato sulle quote corrisposte a titolo di anticipazione effetti finanziari”.
In secondo luogo “tenuto conto che la normativa vigente prevede un limite massimo di aliquota Imu + Tasi, l’erogazione di una somma anticipata calcolata sulla base dell’aliquota ordinaria Tasi potrebbe risultare eccessiva nei Comuni che, pur non avendo deliberato in materia di Tasi, abbiano applicato elevate aliquote Imu e, conseguentemente, dovranno applicare aliquote Tasi ridotte”.
Verificare le stime su Bankitalia
C’è poi il capitolo Bankitalia. In questo caso i tecnici chiedono chiarimenti sull’importo complessivo, circa 6,9 miliardi di euro, a cui si applica la nuova imposta sostitutiva di rivalutazione (che il governo ha fatto salire dal 12% al 26%).
“Appare opportuno – si legge nel testo – che vengano forniti elementi di maggior dettaglio al fine di verificare la stima effettuata, con particolare riferimento alla definizione dell’importo complessivo, pari a 6,9 miliardi, su cui si applica l’imposta sostitutiva, tenuto conto della significatività del gettito atteso” dalla misura.
Irpef, la platea potrebbe essere cambiata
I tecnici della Camera poi mettono in guardia il governo e chiedono chiarimenti sulla ragione che ha spinto il governo a calcolare l’impatto dei possibili beneficiari del bonus sulla base dei dati 2011, e non di quelli più recenti.
La platea, scrivono,”potrebbe aver subito un cambiamento significativo sia dal punto numerico sia dal punto di vista del reddito”.
(da “Huffingtonpost“)
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