SCANDALO FRATELLI D’ITALIA, A POTENZA AL GOVERNO CON LA SINISTRA
ELEGGONO UN SINDACO AZZOPPATO, SENZA MAGGIORANZA IN CONSIGLIO… E DOPO AVER ACCUSATO IL MONDO DI “GOVERNARE CON LA SINISTRA”, PUR DI MANTENERE UNA POLTRONA, REALIZZANO LORO L’INCIUCIO
Un miracolo «zoppo» quello compiuto da Dario De Luca, nuovo sindaco del «feudo rosso» di Potenza.
L’impresa del candidato di Fratelli d’Italia, infatti, si scontra con il nodo della governabilità , visto che, stando ai dati del ministero dell’Interno, De Luca dovrà convivere con un Consiglio comunale a forte maggioranza di centrosinistra.
Sentiamo cosa ha dichiarato a “il Tempo” in questa intervista.
Sindaco De Luca, è preoccupato dai numeri del Consiglio?
«Assolutamente no. Io presenterò un progetto basato su onestà , trasparenza, lotta agli sprechi. E lo aprirò ai contributi di chiunque voglia partecipare. Se non otterrò la maggioranza, rimetterò il mandato agli elettori e saranno loro a giudicare di chi è la responsabilità ».
Si aspettava la rimonta sul candidato di centrosinistra? Al primo turno c’erano oltre trenta punti di distacco…
«È stato un miracolo. Ero sicuro di ottenere un buon risultato, ma non pensavo addirittura di vincere».
Come si spiega il «ribaltone»?
«Facendo un’analisi del voto, si può verificare come la mia proposta abbia ottenuto voti sia nel centrodestra che nel centrosinistra. Ha probabilmente contato la stima personale nei miei confronti. La gente è stanca di una politica che non si occupa dei problemi dei cittadini e che pensa solo a gestire il potere in maniera autoreferenziale. Questo risultato ha condannato vent’anni di immobilismo a Potenza».
È stato un voto post idelogico?
«Certo, è così che voglio essere definito, un candidato post ideologico. Alle elezioni comunali categorie come centrodestra e centrosinistra lasciano il tempo che trovano. Bisogna votare i progetti e le persone che si dimostrano capaci di attuarli».
Che lezione può trarre il centrodestra dal suo successo?
«Io credo che in passato la mia coalizione abbia pagato l’aver fatto un’opposizione troppo blanda, ai limiti del servilismo nei confronti della sinistra. Credo che il centrodestra, anche a livello nazionale, possa avere speranza solo se riparte dai valori fondanti dell’onestà e della trasparenza dell’amministrazione».
Esiste una questione morale a destra?
«Tutto il Paese, purtroppo, vive una deriva profonda verso la corruzione. Ne è testimone anche la difficoltà che sta incontrando in Parlamento l’approvazione di una nuova legge in materia. Il centrodestra ha il compito di depurarsi dalle personalità corrotte e tornare a un’ispirazione “montanelliana”, intransigente. Altrimenti resterà a piangere i propri condannati».
Avete capito bene: dato che “siamo in una fase post-ideologica e non identitaria”, che “categorie come destra e sinistra lasciano il tempo che trovano”, che “bisogna votare i progetti e le persone”, l’importante è essere aperti al contributo di tutti (ovvero del Pd) e governare insieme su un programma concordato.
Per carità , può essere la strada giusta per conservare la poltrona di sindaco e non tornare al voto.
Peccato che il partito di De Luca sia lo stesso che ha rotto le palle a mezzo mondo, da Forza Italia al Ncd, per non dimenticare “il traditore” Fini, per aver governato con la sinistra attraverso le larghe intese.
Ora abbiamo capito: quando le fa “sora Giorgia blablabla” vanno bene, quando le fanno gli altri no.
La coerenza al potere.
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