A STRASBURGO PER SCALDARE LA SEDIA: ECCO I PEGGIORI
I PARLAMENTARI EUROPEI ITALIANI CHE SI SONO IMPEGNATI REALMENTE SONO UNA DECINA SU 78… EPPURE TUTTI VOGLIONO ESSERE RIPRESENTATI… CI SONO DEPUTATI CHE PARLANO UNA VOLTA L’ANNO E ANCHE CHI TACE DA SEMPRE… ECCO L’ELENCO
Tempo di elezioni europee, rieccoli a contendersi i 78 seggi che spettano all’Italia e soprattutto i 12.000 euro netti di stipendio al mese, più i 17.000 euro mensili per la corte di assistenti, parenti e serpenti.
Improvvisamente si sono svegliati, anche quelli che hanno dormito per 5 anni, dimenticandosi di lasciare una minima traccia del proprio passaggio in terra di Strasburgo.
Sulla base degli interventi in aula e del numero di interrogazioni presentate, il quotidiano “la Stampa” ha redatto una classifica dove si scopre che coloro che l’impegno ce lo ha messo davvero sono ben pochi: 10 su 78, il resto naviga sui 3-4 interventi in 5 anni, in pratica una volta l’anno, con tragiche cadute vicine allo zero per una decina di parlamentari italiani.
Una vergogna, più volte rimarcata da esponenti politici di altri Stati che non perdono occasione di sottolineare l’assenteismo ai lavori parlamentari dei deputati italiani.
Ma dato che quasi tutti hanno sgomitato per farsi ripresentare, riteniamo giusto che gli elettori sappiano come qualcuno sia rimasto a scaldare la sedia per un quinquennio, mentre un piccolo manipolo si dava da fare.
Iniziamo dai dieci peggiori, così ci togliamo il dente.
La maglia nera spetta a uno sportivo (ex rossonero), il golden boy del Pd, Gianni Rivera, passato ora all’Udc: in 5 anni interventi zero, interrogazioni zero. Complimenti.
E’ riuscito a fare peggio di Aldo Patriciello che almeno in 3 anni avrà anche fatto zero interventi, ma almeno ha stilato 24 interrogazioni.
Terzo posto a Iva Zanicchi, Pdl, che in un anno può annoverare 1 intervento e zero interrogazioni. Seguono poi, sempre con un anno di servizio ( sono subentrati ad altri), Maddalena Calia, Pdl, ( 1 intervento e 1 interrogazione), Catiuscia Marini del Pd (1 intervento e 4 interrogazioni), Elisabetta Gardini, Pdl, ( 1 intervento e 5 interrogazioni), Eleonora Lo Curto, Mpa, (2 interventi e 2 interrogazioni), Sebastiano Sanzarello, Pdl, ( 3 e 3), Monica Giunti, Pd, ( 4 e 2), Paolo Bartolotti, Pdl, ( 4e 5). Uno sfascio totale.
Passiamo ai meritevoli.
Al primo posto Mario Mauro del Pdl ( 368 interventi e 96 interrogazioni), seguito dal socialista Alessandro Battilocchio ( 270 e 37), da Monica Fassoni, Sinistra e Libertà , ( 126 e 137), Mario Borghezio, Lega, ( 116 e 190), Marco Cappato, radicale, ( 110 e 254), Cristiana Muscardini, Pdl (98 e 418), Roberta Angelilli, Pdl, ( 92 e 582), Giusto Catania. Rifondazione, (84 e 150), Vittorio Agnoletto, Rifondazione, ( 77 e 104), Roberto Musacchio, Rifondazione, ( 70 e 113).
Se si toglie questo manipolo di stakanovisti si naviga nel torpore, anche con personaggi di primo piano come Gabriele Albertini ( 11 interventi e 11 interrogazioni) o come Vittorio Prodi ( 38 e 16). Cosa ci vadano a fare gli ultimi dieci che abbiamo citato non ci è noto: ah si… forse per ritirare lo stipendio, dimenticavamo.
Forse prima di votare il 6 giugno, meglio dare un’occhiata ai nomi, non credete?
Visto che per questa tornata vi lasciano ancora un piccolo margine per scegliere.
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