AFFONDATO SALLUSTI: CONTRO SALA NON ANDREBBE OLTRE IL 40%, MA GLI ALTRI PURE PEGGIO
LA SOMMA DEI TRE PARTITI DI CENTRODESTRA NON SUPERA IL 40% IN OGNI CASO…IN FORZA ITALIA PENSIERI DIVERSI, SU UNA SOLA COSA CONCORDANO: NON AUMENTARE LE QUOTE DA VERSARE AL PARTITO
La sua performance sarebbe la migliore tra i papabili testati. Ma l’atteso sondaggio che Alessandra Ghisleri ha consegnato a Silvio Berlusconi sembra raffreddare comunque le possibilità di una candidatura di Alessandro Sallusti per la guida della città di Milano.
A pesare – viene riferito – sarebbe il distacco dal ‘potenziale’ candidato del centrosinistra Giuseppe Sala: una percentuale che si avvicinerebbe al 20%.
Nel centrodestra, insomma, si rischia di ricominciare da capo. Ma il punto è che, al di là dei sondaggi, lo stato di balcanizzazione del partito è tale che appena spunta un nome c’è una parte degli azzurri che comincia a fare le barricate.
Al primo turno Forza Italia si fermerebbe al 14,8%, distaccata dalla Lega che avrebbe il 22%.
Il problema è che le proiezioni su un eventuale ballottaggio lo vedrebbero viaggiare sugli stessi numeri, intorno a un massimo del 40-41%, “asfaltato” dai possibili competitor, Sala in testa.
Nè sarebbe in alcun modo decisivo Corrado Passera, accreditato appena del 4%.
Prova ne è la cena con i parlamentari lombardi che si è tenuta ieri sera nel ristorante di Alfredo, l’ex maggiordomo del cavaliere.
Una tavolata in cui la spaccatura è emersa in tutta la sua evidenza, soprattutto su un nodo: quello del rapporto con la Lega.
Una parte dei commensali, guidata da Paolo Romani e Maria Stella Gelmini, è tornata a manifestare tutte le sue perplessità sul “modello Bologna” e, di conseguenza, anche su candidature che ne sono la manifestazione, come appunto quella dell’attuale direttore del Giornale.
Ma c’è un’altra fazione, delle quali peraltro fa parte anche Daniela Santanchè che di Sallusti è la compagna, che invece è convinta che non ci sia alcuna alternativa all’alleanza con il Carroccio di Matteo Salvini.
Nonostante le divergenze interne, tuttavia, su un punto si sono trovati tutti d’accordo: la contrarietà alla possibilità che vengano raddoppiate le quote da versare al partito, come vorrebbe la tesoriera Maria Rosaria Rossi.
(da “Huffingtonpost“)
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