ALLO STADIO I VIP ENTRANO GRATIS, I DISABILI PAGANO: CHE BELLA DEMOCRAZIA
DA ROMA A VERONA, DAL PDL ALLA LEGA, LA PRASSI DELLA PRETESA DEI POSTI IN TRIBUNA D’ONORE ACCOMUNA TUTTA LA CASTA
Niente biglietti omaggio, siamo inglesi.
Accade a Londra per le Olimpiadi del prossimo anno.
Agli inizi di giugno nel Regno Unito la vendita dei tagliandi si è svolta per sorteggio. Una misura scelta per fronteggiare l’enorme richiesta.
E così, alla fine, tra i 250mila rimasti a secco c’è stato anche il pittoresco sindaco di Londra, Boris Johnson.
Altro che tribuna autorità con ingresso gratuito.
La marea degli esclusi ha fatto nascere un polemico dibattito nel Paese ed è intervenuto pure il primo ministro David Cameron: “Il sistema del sorteggio è l’unico modo per distribuire i biglietti in maniera giusta”.
Dal pianeta inglese, per noi surreale e sconosciuto, a quello italiano.
Immaginiamo l’assegnazione delle Olimpiadi del 2020 a Roma, candidata ufficialmente.
Potrebbe ripetersi la scena catturata dalle Iene di Italia 1 due anni fa.
Partita all’Olimpico tra Roma e Arsenal per la Champions League. Le Iene si appostano davanti alla sede del Coni di Gianni Petrucci e arrivano a contare quaranta auto blu in sei ore di appostamento.
La casta della politica manda gli autisti a ritirare i biglietti omaggio.
I contrassegni sono visibili: Ministero delle Finanze, Camera dei deputati, Presidenza del Consiglio, Senato della Repubblica, Ministero dell’Interno, Regione Lazio, finanche la paletta del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, pletorico e inutile organismo.
Qualche autista fa i nomi e i politici beccati sono due: l’allora sottosegretario al Lavoro Pasquale Viespoli e l’allora governatore del Lazio Piero Marrazzo. Quest’ultimo smentisce l’auto blu ma non l’ambito tagliando gratuito: “La persona che ha dichiarato di essere stata da me delegata al ritiro del biglietto non è a me riconducibile. La persona invece che io ho incaricato ha utilizzato una normalissima utilitaria, senza nessun uso di palette o di lampeggianti”.
La tribuna autorità allo stadio è status symbol e benefit allo stesso tempo. E che resiste a ogni rivoluzione o rinnovamento.
Altro scandalo: i mondiali del 2006 in Germania, vinti dall’Italia.
La Federcalcio è stata commissariata dopo Moggiopoli ed è guidata da Guido Rossi.
Il glorioso settimanale Guerin Sportivo documenta che la Figc, che tramite il Coni è finanziata anche con soldi pubblici, ha sperperato 1.356.751 euro in biglietti omaggio per i mondiali teutonici.
Ma forse adesso qualcosa si sta rompendo.
Tutto nasce dalla guerra tra la Lazio di Claudio Lotito e il Coni, proprietario dell’Olimpico, che reclama la “tassa” di 1.311 biglietti gratis a partita da distribuire alle varie caste (compresi i direttori di giornale).
Allo stadio i politici arrivano all’ultimo momento, fanno parcheggiare comodamente le auto blu in posti riservati, sgranocchiano qualcosa all’apposito buffet e infine si accomodano sulle poltroncine imbottite del Coni, come illustrate dalle foto del Portfolio, prese da Dagospia.
Una pacchia che però adesso è a rischio.
Lo dimostrano gli ampi vuoti delle tribune centrali in occasione dell’incontro tra Lazio e Rabotnicki all’Olimpico, preliminare di Europa League.
Sia il Coni, sia la Federcalcio non hanno ritirato i biglietti messi a disposizione dalla società : 350 circa al posto dei 1.311.
Nelle stesse condizioni si trova anche la Roma.
Il nuovo presidente americano Tom DiBenedetto si è posto il problema sin dal suo arrivo nella Capitale. “Chi sono quelli in tribuna? E quanto pagano?”, chiese. La risposta: “Sono autorità , non pagano nulla”.
A Trigoria , la questione sarà esaminata nei prossimi giorni e gira già un’ipotetica cifra: 6.555.000 annui.
Cioè quanto si potrebbe ricavare dalla vendita degli abbonamenti dei posti assegnati dal Coni alla casta.
Una cifra al ribasso, peraltro, ottenuta moltiplicando 1.311 per 5mila euro, il costo attuale della tessera per le tribune d’onore, laterali rispetto a quella del potere.
Per quest’anno sarà impossibile non onorare l’impegno con il Coni perchè Di Benedetto ha ereditato il vecchio contratto.
Ma dalla stagione 2012-13 sarà chiesta una drastica revisione sul modello Lotito.
Del resto, all’Olimpico pagano tutti tranne i vip. Anche i disabili.
Per loro l’abbonamento, comprensivo di un accompagnatore, è ridotto ma non gratuito: 350 euro.
Il benefit dello stadio gratis non riguarda solo Roma.
Il 5 agosto scorso, il Corriere del Veneto ha dato conto del malumore di Luca Campedelli, presidente del Chievo.
Nella nuova convenzione per il Bentegodi, di proprietà comunale, l’amministrazione del leghista Flavio Tosi ha preteso: 32 posti della tribuna autorità , 50 poltroncine, 20 tessere di servizio, la disponibilità di 10 distinti superiori e 40 curve.
La casta è casta, ovunque.
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